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Zuppi in missione a Mosca mentre s’incrina il potere del Cremlino

  • La missione vaticana continua anche nei frangenti drammatici di queste ore di terremoto politico-militare e di lotte interne all’apparato di potere putiniano che hanno sconvolto la Russia.
  • La missione dell’arcivescovo di Bologna – che all’inizio di giugno era stato a Kiev – ha essenzialmente scopi umanitari: non esiste al momento un piano di pace da presentare a entrambe le parti; se poi dal piano umanitario si potrà passare a quello diplomatico, si vedrà in seguito.
  • Il Vaticano è uno dei pochi interlocutori coni quali la cerchia del presidente Vladimir Putin può parlare: sarà importante vedere se Zuppi a Mosca, oltre al previsto incontro con il patriarca ortodosso Kirill, avrà modo di vedere anche il ministro degli esteri Sergej Lavrov.

Da martedì sera il cardinale Matteo Zuppi, inviato speciale del papa, è a Mosca dove resterà il 28 e il 29 giugno. La missione vaticana dunque continua, anche nei frangenti drammatici di queste ore di terremoto politico-militare e di lotte interne all’apparato di potere putiniano che hanno sconvolto la Russia. Forse, anzi, è la flebile speranza nei sacri palazzi vaticani, la debolezza del regime russo potrebbe facilitare una qualche apertura a un possibile dialogo; un’ipotesi che però, fino a

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