L’eminenza grigia

Ora Di Maio deve scegliere fra due opzioni sgradevoli

Italian Foreign Minister Luigi di Maio observes a minute of silence as he addresses the Senate on Monday's killing in the Democratic Republic of Congo of the Italian ambassador Luca Attanasio, an Italian Carabinieri police officer and their Congolese driver, in Rome, Wednesday, Feb. 24, 2021. Di Maio told lawmakers in Rome that Italy has asked both the United Nations and the U.N. World Food Program to open an investigation into the security arrangements for the U.N. food aid convoy in Congo which they were traveling in. (AP Photo/Andrew Medichini, Pool)
Italian Foreign Minister Luigi di Maio observes a minute of silence as he addresses the Senate on Monday's killing in the Democratic Republic of Congo of the Italian ambassador Luca Attanasio, an Italian Carabinieri police officer and their Congolese driver, in Rome, Wednesday, Feb. 24, 2021. Di Maio told lawmakers in Rome that Italy has asked both the United Nations and the U.N. World Food Program to open an investigation into the security arrangements for the U.N. food aid convoy in Congo which they were traveling in. (AP Photo/Andrew Medichini, Pool)
  • Nello scontro per la leadership nel Movimento 5 Stelle, Di Maio si è presentato come uno spettatore equidistante, che si augura che tutto si risolva in una pace tra i due.
  • Questo modo di fare fa parte da sempre del suo stile e lo ha aiutato a marginalizzare avversari interni e a sopravvivere a cadute che avrebbero azzoppato leader con più esperienza di lui.
  • Ora però è il momento di fare una scelta netta: lasciare il Movimento per diventare il numero due nel partito di Conte o restare con Grillo per diventare capo di un Movimento che rischia di essere dimezzato?

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, fino ad ora aveva scelto di non prendere posizione nello scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Fa parte del suo stile, ma era anche una scelta obbligata in un momento in cui il futuro appariva così incerto. Ora però sarà costretto a fare una scelta: restare con Grillo o andare con il probabile futuro partito di Conte? Nessuna delle due è un’alternativa particolarmente allettante. Un silenzio eloquente I rapporti tra Grillo e Di Maio sono buoni

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