L’attesa di un’affluenza finale al referendum oltre il 50 per cento. Mentre ai seggi gli elettori cercano di votare in sicurezza la maggioranza litiga sugli stadi
- Dalla Toscana arrivano dati confortanti, ma i cittadini si sono avventurati nelle urne con regole incerte e condizioni diverse. Il voto è trainato dalle regioni che rinnovano i presidenti. A questo puntava il trucco dell’election day
- Sulla riapertura della serie A ai tifosi il ministro della Salute Roberto Speranza, evitando dichiarazioni pubbliche, ha ribadito di essere contrario per un principio di cautela, proprio ora che negli altri paesi d’Europa è ripartito il contagio
- Qualunque sia il risultato definitivo, i partiti della maggioranza dovranno tenerne conto quando alla ripresa affronteranno l’infinita serie di dossier inevasi. A partire dalle scelte cruciali di come impegnare l’inedito tesoro che arriva dall’Europa
Nella prima giornata del voto, mentre la percentuale dei votanti al referendum toccava il 30 per cento e promette alla fine di attestarsi intorno al 50, nella maggioranza e nel governo si è consumato, nella distrazione quasi generale, un conflitto all’arma bianca. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parzialmente riaperto gli stadi della serie A, coprendo così le fughe in avanti di alcuni presidenti di Regione (fra loro l’emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini e il veneto Luca Zaia). Dal


