- È attesa per il 3 maggio la sentenza di primo grado del processo in cui il presidente di Baobab Experience, Andrea Costa, è accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina per un fatto risalente all’ottobre 2016.
- Costa rischia una pena dai 6 ai 18 anni di reclusione, perché nel nostro ordinamento «non è stata introdotta alcuna differenza tra trafficanti di esseri umani e solidali”, scrive l’associazione.
- È proprio a partire dal 2016 che la politica ha iniziato ad additare le ong – attive nell’accoglienza, nelle operazioni di ricerca e soccorso - come “taxi del mare” e a equiparare le loro azioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale all’attività dei trafficanti.
Il processo a Baobab, la solidarietà in Italia può essere un reato
21 aprile 2022 • 09:46