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Concept

Diventare padri a trent’anni, durante una pandemia globale. Dal giorno della scoperta, cui seguono una decina di notti in cui non è possibile chiudere occhio, in cui si tenta di immaginare il futuro, che però sembra sempre mutevole e sfuggente, fino a un’apparente serenità, in cui scegliamo, io e lei, di andare incontro a quel futuro, anche se ancora non è chiaro, e cominciamo a pensare a una nuova casa, una casa più grande, mentre piano piano lei comincia a sentirsi stanca, ad avere nausee che durano quasi tutto il giorno, il biochetasi e i braccialetti servono a poco.

Mentre fuori la città è deserta, e ci è vietato uscire, se non per andare a fare la spesa nel supermercato più vicino, oltre a lavorare al prossimo libro, a fare lezioni su zoom, a guardare qualche serie nuova, a giocare a fifa online, devo prendere il posto del biochetasi e dei braccialetti per distrarla dalle nausee, per evitare che vomiti ancora, e provo qualsiasi cosa: le carte, i giochini di Tiger, la settimana enigmistica.

Da lì la prima visita al consultorio, l’incontro con l’assistente sociale (per capire il percorso da seguire, insieme a tutte le agevolazioni statali che ci spettano), con la ginecologa, i prelievi, le analisi di tutti i tipi, le ecografie, in cui i futuri padri, per la prima volta nella storia, rimangono fuori, e devono affidarsi ai racconti delle future mamme, che gli mostrano le foto, gli fanno sentire il battito del cuoricino attraverso dei memo vocali.

Le giornate passate da Ikea per progettare la nuova casa, in cui, per una volta, possiamo saltare tutte le file, con gli altri che ci guardano storto e io che rispondo sollevando le spalle, indicando la pancia di lei, che intanto cresce. Intanto compriamo dei libri per me e per lei, scarichiamo app e ci iscriviamo a siti che ci informano sullo stato, sulla crescita e sugli sviluppi del feto, che comincia a muoversi, a farsi sentire.  

Produzione

Un podcast di 12 puntate, in cui ogni puntata dura circa 5 minuti, con altrettanti articoli che anticiperanno il contenuto delle puntate, con foto, video e storie in cui condividerò i piccoli grandi eventi di questa nuova quotidianità. La cornice di tutto il programma è quella di diventare padri, di aspettare un figlio, durante una pandemia globale.

Prima puntata: La scoperta
Musica: Papaoutai di Stromae
Nel testo, si legge: “tutti lo sanno come si fanno i bambini, ma nessuno sa come si fanno i papà”.
Parto da qui, da questa citazione, per raccontare tutto quello che so sui papà, sul ruolo che ricoprono, su come sia cambiato nel tempo, su come sia il mio rapporto con mio padre.
Cosa ci vuole per essere padri?

Provo a rispondere io, poi faccio un sondaggio (che faremo anche su Instagram), registro un po’ di voci, e finisco con la testimonianza di mio padre, che racconta anche il momento in cui ha scoperto che sarebbe diventato padre per la prima volta, come ha reagito, che periodo era.
Comincio a raccontare la mia, la nostra, di scoperta, raccontando il ritardo, il test di gravidanza, le analisi Beta HCG, la certezza, i dieci giorni insonni dopo averlo scoperto (in cui facevo sogni stranissimi e cercavo di distrarmi facendo lezioni su zoom, lavorando a un libro, giocando a fifa online). Il periodo della scoperta, tra l’altro, coincide con l’inizio del lockdown (raccontare il momento, i sentimenti confusi, smarrimento, incredulità, gioia, terrore).

Leggere un po’ di dati e statistiche: quanti figli si fanno in Italia, a che età si fanno, quanti fanno i figli a trent’anni e perché sì/perché no (ps: è un momento in cui tutti parlano dei morti di covid, leggono i dati dalla mattina alla sera, io trovo un sito dove posso seguire anche le nascite, in Italia e nel mondo).
Perché farlo, perché non farlo.
Il momento in cui abbiamo deciso di farlo: lo racconta lei.
Tutti i pensieri: quanti soldi ci vorranno, questa casa è troppo piccola, chi ci seguirà, ci saranno delle agevolazioni economiche per le giovani coppie (tutte cose che rimandano alle prossime puntate).
Le mie paure più grandi.

Target

30-45 anni, futuri papà (di ogni età) o neopapà, precari, disoccupati, universitari, giovani coppie. 

Struttura 

Il progetto è in 12 puntate:

Podcast di circa 5 minuti nel quale si racconta: 1. La scoperta; 2. Il consultorio 3. La stanchezza e le nausee in quarantena 4. Libri, film, serie e app per giovani papà 5. Ecografie proibite 6. Le polaroid 7. Ikea 8. La scelta del nome 9. Quanto mi costi 10. I corsi preparto privati 11. La lista nascita 12. Io papà.

Un articolo di massimo 2500 battute in cui si anticipano i contenuti di ogni puntata.

Foto, video e storie sul profilo Instagram del programma.

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