È il leggendario e finora intoccabile tempio della boxe argentina, ma pure teatro dei momenti più iconici della cultura nac-pop del paese, dalla camera ardente di Gardel al primo sguardo tra Evita e Juan Domingo Perón. Qui si è tenuta la prima ordinazione sacerdotale diretta dal futuro papa Francesco e fino al suo ultimo giorno di vita si è detto che avesse lui l’ultima parola sul Madison Square Garden argentino. Adesso che progettano di stravolgerlo, che ne sarà?
Lontana dalle inquietudini green e dai lamenti ecosostenibili del Vecchio Mondo, la Buenos Aires di oggi ci insegna che, per risolvere il perenne conflitto tra preservare e rinnovare, basta saper evitare le nostalgie, lasciando alle forze del cielo e del darwinismo urbano l’irrevocabile compito di ripulire le strade non solo dagli indigenti – ci mancherebbe – ma anche e soprattutto dalle macerie del passato. In pratica, buttare giù tutto quello che non serve più, o meglio, tutto ciò che oggi val



