In un’epoca in cui le donne non erano ritenute “adatte” alla corsa lunga, lei inanellava primati, lottando per una società più giusta. Ma il suo patrimonio di coraggio e libertà rimane confinato agli addetti ai lavori: la proposta della famiglia è un modo per cristallizzare il suo ricordo nella memoria collettiva. Ma anche per dare un segnale, in un paese in cui un solo impianto è dedicato a una donna, anzi due: le sorelle Boccalini, pioniere del calcio anni ’30. Un problema che esiste anche fuori dallo sport
«Solo dove sei stato a piedi, sei stato veramente», scrisse Goethe nel Faust, a sottolineare che solo l’esperienza vissuta direttamente, con la fatica del percorso, passo dopo passo, è autentica e piena. Paola Pigni aveva frequentato per 13 anni la scuola tedesca e, con quella frase, di sicuro aveva familiarizzato presto. Chissà, forse c’era anche la forza e la consapevolezza di quel significato dentro le falcate straordinarie con cui ha riempito di senso gli spazi che ha attraversato: le piste


