rivoluzioni mancate

Il sogno dei computer quantistici è ancora lontano dal diventare realtà

  • Anche i più potenti supercomputer del mondo non sono in grado di simulare i fenomeni governati dalla fisica quantistica o particolarmente complessi
  • È qui che entrano in gioco i computer quantistici, che sfruttano caratteristiche come la sovrapposizione e l’entanglement per aumentare esponenzialmente la loro potenza di calcolo
  • A oggi, però, esistono solo macchine dalle capacità molto ridotte e che sono particolarmente inclini a fornire risultati completamente casuali

Nel 1982, il premio Nobel per la fisica, Richard Feynman, teorizzò la necessità di sviluppare dei computer quantistici. Senza queste macchine, spiegò Feynman, sarebbe stato impossibile simulare per via informatica i fenomeni governati dalla fisica quantistica, che proprio per questa ragione sono fuori dalla portata anche dei più potenti computer tradizionali. Un classico processore, infatti, utilizza i bit (binary unit): una specie di microscopico interruttore che può trovarsi alternativamente

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