Nonostante l’ottimismo inscalfibile di Sam Altman, parecchi segnali fanno pensare che il progresso di questa tecnologia stia subendo delle battute d’arresto e che le più audaci previsioni siano vicine alla smentita. Quando perfino un ottimista come l’investitore Marc Andreessen – autore di un manifesto intitolato “L’intelligenza artificiale salverà il mondo” – inizia a mostrare scetticismo, significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto
Nell’elenco dei buoni propositi per il 2025 di Sam Altman c’è una priorità assoluta: conquistare l’intelligenza artificiale generale, una macchina capace di competere o superare l’essere umano in molteplici ambiti cognitivi. Il fondatore di OpenAI – la società che produce ChatGPT – lo ha confessato in più occasioni, dimostrando il suo entusiasmo nei confronti di quello che, tra i tecno-ottimisti, viene considerato il prossimo gradino della scala evolutiva dell’intelligenza artificiale. È davvero



