- La specificità della rivoluzione tecnologica e la profondità dei cambiamenti indotti avrebbero dovuto stimolare l’attenzione dei governi che, però, si sono preoccupati solo delle infrastrutture. Ma possono ancora intervenire.
- Gli straordinari sviluppi che si sono verificati negli ultimi cinquant’anni nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno profondamente condizionato ogni aspetto dell’organizzazione sociale, con conseguenze che sono ancora largamente inesplorate.
- Contrariamente a quanto avvenuto per lo sviluppo delle telecomunicazioni, che sono da sempre un settore fortemente regolato, in questo caso si è scelto di non mettere regole.
La politica non è disarmata davanti al capitalismo digitale
14 marzo 2023 • 18:44Aggiornato, 14 marzo 2023 • 18:45