Tecnologia

La reputazione? Online te la puoi comprare

  • C’è chi dice che una buona reputazione non la si può comprare, bisogna costruirsela col tempo. Forse poteva essere vero nel mondo pre-Internet: in quello online le cose funzionano diversamente; con gli strumenti e i contatti giusti, si può far vedere agli altri l’immagine di sé che più si predilige. E sempre più persone si regolano di conseguenza.
  • Da qui il boom delle società che gestiscono e ripuliscono la reputazione online. Fra le più note: ReputationUp, Eliminalia, Reputation Manager, Status Labs, Profile Defenders. In cambio di somme che vanno dalle poche centinaia alle decine di migliaia di euro, si occupano di trovare e far sparire tutto ogni traccia compromettente.
  • Esistono però aspetti problematici: in primis che i potenti con qualche scheletro nell’armadio possono, dietro compenso, permettersi una fedina cibernetica pulita. Inoltre, il rapporto fra diffamatori e “spazzini” del Web non è sempre lineare. Esistono zone grigie, dove non è sempre facile capire se le due categorie siano in contrasto fra loro o se, invece, il loro interesse collimi (a spese del cliente).

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