È un compromesso fra culture differenti, sistemi mentali e orizzonti di pensiero. Può farlo una macchina? Ne parla Macduff Hughes, ingegnere capo squadra di Google Translate. «Il sogno? Un idioma sintesi di tutti»
Ci fanno paura? Sì. Perché loro diventano sempre più intelligenti, noi sempre più stupidi. Loro sempre più profondi e capaci di connessioni, noi sempre più fatui, persi in un universo narcisista, sempre meno capaci di capire, ragionare, fare attenzione. Ci fanno paura i computer, le “macchine” e la loro straordinaria capacità di apprendere, perché una domanda ci gira in testa da tempo: quanto ci metteranno a pensarsi migliori di noi? Quand’è che gli sembreremo, invece che loro creatori, il grane



