Oltre lo schermo

Microsoft firma un accordo per i lavoratori dei videogiochi. Ma il rischio è che sia solo uno spot

Foto STRF/STAR MAX/IPx via Ap
Foto STRF/STAR MAX/IPx via Ap
  • L’ultimo caso riguarda Microsoft. Ha da poco firmato un accordo di neutralità con Communications Workers of America (Cwa), il sindacato di categoria che rappresenta i lavoratori del tech e delle telecomunicazioni. L’accordo è stato trovato su cinque specifiche disposizioni e riguarderà i lavoratori di Activision-Blizzard, la società di videogiochi che Microsoft sta acquisendo.
  • Activision-Blizzard è l’azienda produttrice di Call of Duty e World of Warcraft, due fra i videogiochi più famosi al mondo. Nell’ultimo anno è però finita sotto processo dopo un’indagine del California Civil Rights Department (Ccrd), in cui si evidenziava una cultura aziendale tossica, con una misoginia diffusa, molestie e discriminazione sistemica di genere e delle minoranze.
  • La posizione collaborativa di Microsoft con Cwa è, quindi, un notevole passo avanti, ma dipende da una serie di condizioni. Innanzitutto bisognerà vedere se avverrà o meno l’acquisizione e se Microsoft deciderà in futuro di rispettare gli accordi. Quest’ultimo è il dubbio di Tech Workers Coalition Italia (Twc), la sezione italiana del gruppo internazionale per i diritti del lavoro tech.

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