Tecnologia

Swartz, figlio del web, ha aperto la strada a nuove specie di intellettuali

(Damien Kulash, della band\\u00A0OK Go, suona durante la commemorazione funebre di\\u00A0Aaron Swartz, il 19 gennaio 2013,\\u00A0a New York. Foto AP)
(Damien Kulash, della band OK Go, suona durante la commemorazione funebre di Aaron Swartz, il 19 gennaio 2013, a New York. Foto AP)

A otto anni dal suicidio di Aaron Swartz, la sua eredità sta nella combinazione del tutto inedita di attivismo, talento da hacker e impegno intellettuale. Così il “figlio di internet” è stato il primo di un nuovo tipo di intellettuali

  • Aaron Swartz è morto, suicida, l'11 gennaio 2013. Aveva 26 anni. Alll’epoca, in un web certamente più innocente, una comunità di persone iniziò a piangerlo in un lamento collettivo e digitale.
  • Otto anni fa era morto un giovane figlio di internet e internet, la sua famiglia, lo stava piangendo. A rendere speciale Swartz era una combinazione unica di abilità: attivista, hacker, intellettuale. Gli hacker etici sono costruttori: il codice è uno strumento potente per avere un impatto sul mondo.
  • «L’informazione è potere», diceva Swartz, il primo di una nuova specie di intellettuali. 

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