Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci del resoconto dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta della X Legislatura che per prima provò a ricostruire l’operazione Gladio. Nelle conclusioni della Commissione resta una frase che pesa più delle altre: «Persistono elementi di ambiguità e reticenza nel rapporto tra struttura e istituzioni democratiche». È il linguaggio della politica per dire che qualcuno mentì


Da un appunto non intestato dei primi anni settanta, dal titolo «Finanziamento della “operazione Gladio”», si rileva che il finanziamento dell'organizzazione è regolato, sin dal 1957, da un bilancio comprendente sia stanziamenti di parte italiana sia un contributo di parte statunitense. Compilato per esercizi finanziari, tale bilancio compendia la maggior parte delle cosiddette «spese vive» derivanti dall'operazione.

In particolare, nel bilancio non compare l'onere sostenuto dai due Servizi per materiali operativi, di armamento ed equipaggia mento, né quello che il Servizio italiano sopporta per il personale e, « sia pure indirettamente, per molte altre voci di spesa».

Tra queste vi sono, ad esempio, quelle relative agli automezzi ed ai velivoli Argo-6 e Argo-24 che, forniti gratuitamente dal Servizio americano, sono stati in passato affidati dal SIFAR all'Aeronautica militare, che ne sosteneva le spese di gestione e manutenzione.

Nell'appunto, più volte citato, del 1° giugno 1959 dal titolo « Le Forze speciali del SIFAR e l'operazione Gladio », al paragrafo VI, si afferma che nel complesso il valore delle attrezzature assegnate alla Sezione SAD (immobili, materiali ed equipaggiamenti, installazioni ecc.) ammontava allora a circa L. 1.500.000.000 e che il bilancio di previsione di quell'anno per la « operazione Gladio » si aggirava, complessivamente, attorno ai 225.000.000 (circa 125.000.000 a bilancio riservato e 100.000.000 a bilancio ordinario), escluse le spese per il personale militare.

In merito all'evoluzione degli oneri finanziari connessi all'organizzazione « Gladio », il CESIS ha trasmesso al Comitato, in data 12 dicembre 1990, la documentazione che di seguito si illustra.

Da un appunto del 20 novembre 1990, si evince che per la « operazione Gladio » il Servizio statunitense ha sostenuto le seguenti spese:

1) Terreni e costruzioni: per l'acquisto del terreno e la costruzione del CAG L. 350.000.000; per l'acquisto del terreno e la costruzione dei Centri Radio Olmedo L. 135.000.000;

2) Contributi annuali : dal 1957 al 1967 L. 451.000.000; dal 1968 al 1972 L. 62.500.000.

La rilevante diminuzione dei contributi forniti dal 1968 al 1972 dal Servizio americano ha alla base la decisione assunta nel 1968 di sospendere i contributi per le operazioni Stay-behind ai Paesi europei. Peraltro, « in considerazione dell'alto livello raggiunto dall'organizzazione S/B » del Servizio italiano, si è registrata una parziale eccezione: il contributo ad esso destinato è stato ridotto ma non sospeso. Per il 1973, il 1974 ed il 1975, il Servizio statunitense ha erogato un contributo puramente simbolico: L. 2.000.000 per ciascun anno.

3) Contributi per materiali operativi dal 1957 al 1967, in totale L. 287.567.000; nel 1968, in totale $ 4.000; 1975 e 1976, in totale $ 3.000. Complessivamente, il Servizio statunitense, dal 1957 al 1976, ha pertanto erogato (compreso il controvalore dei materiali) L. 1.292.067.000 e $ 7.000.

In merito alle spese sostenute dal Servizio italiano, occorre preliminarmente rilevare che « negli anni precedenti al 1981, tutta la documentazione è stata distrutta ai sensi della normativa vigente »; come s'è detto dianzi, per tale periodo esiste solo traccia del bilancio di previsione di cui si è già parlato. Per gli anni dal 1981 al 1990 le spese complessive sostenute dal Servizio italiano ammontano a L. 3.409.208.000: esse appaiono in progressivo aumento dal 1981 (L. 110.210.000) al 1983 (L. 156.300.000); si registra un lieve decremento nel 1984 153.250.000), seguito da un notevole aumento dal 1985 (L. 313.935.000) al 1989 (L. 604.951.000). In quest'ultimo periodo sono stati aperti tre nuovi Centri (in Piemonte nel 1985, in Lombardia nel 1987 ed in Sicilia nel 1988) e si è effettuata l'esercitazione internazionale «Origano», presieduta e diretta dal SISMI, alla quale hanno partecipato tutti i Paesi membri ACC.

Per il 1990, fino al novembre, risultano spese L. 483.000.000. Occorre precisare che, con riferimento ai Centri, «le spese iniziali di impianto hanno riguardato essenzialmente l'immobile adibito a sede del Centro, oltre che gli apparati di telecomunicazioni» e che, in base alla normativa vigente, tutta la documentazione antecedente l'insediamento dell'onorevole Virginio Rognoni al Ministero della difesa è stata distrutta, come risulta dal citato appunto del 20 novembre 1990.

Il SISMI ha tenuto a precisare che i dati poc'anzi ricordati, relativi alle spese sostenute dal Servizio statunitense e da quello italiano, « non possono essere considerati esatti al 100 per cento, ma quasi sicuramente sovrastimati ». Come accennato, il CESIS ha trasmesso un appunto sui criteri di gestione delle spese riservate degli organismi di sicurezza.

Da tale appunto si ricava quanto segue: per le previsioni di bilancio, si è adottato uno schema di articolazione omogeneo delle voci di spesa, raffrontando le previsioni con i dati consuntivi dell'anno precedente e con le assegnazioni dell'anno in corso. Debbono inoltre essere esposte le cause delle variazioni (in aumento o in diminuzione) ed esplicati i programmi di maggiore rilievo; quanto all'attività di gestione, si è demandato al Segretario generale del CESIS ed ai Direttori dei Servizi il compito di individuare le spese che possono porsi a carico dei fondi riservati, che riguardano:

a) beni e servizi con destinazione riservata o il cui acquisto presenti il carattere di immediatezza, in quanto destinati ad operazioni da svolgersi con la massima rapidità;

b) strumenti di elevata tecnologia non reperibili con le normali procedure; esigenze che, a giudizio dell'autorità politica, devono considerarsi di carattere riservato; le spese di rilevante ammontare e quelle relative ad operazioni che presentino delicati risvolti debbono essere preventivamente auto rizzate dall'autorità (Presidente del Consiglio dei ministri per il CESIS; Ministro della difesa per il SISMI; Ministro dell'interno per il SISDE); alle stesse autorità debbono essere forniti i rendiconti periodici delle spese sostenute, con l'individuazione della documentazione riguardante spese di natura delicata, da distruggere previa redazione di verbale.

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