Il presidente russo vuole la Cina come garante e propone di fare il summit in Russia. Idea respinta dall’Ucraina. Le altre possibili sedi: Ginevra, Budapest o Roma. Il Cremlino prende tempo. Lavrov: «L’incontro va preparato con estrema cautela». L’assist di Trump: «Kiev mostri più flessibilità»
Vladimir Putin non ha fretta di incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha fatto mettere in chiaro dal suo ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, che ha ribadito la riposta che Mosca ripete da mesi alle richieste di incontri diretti: «Qualsiasi riunione tra i leader dev’essere preparata con estrema cautela». Troppo rischioso, invece, opporre un netto rifiuto. La richiesta di un incontro diretto questa volta non arriva solo da Kiev. Donald Trump in persona ha telefonato al preside



