Ultimatum di Trump, Ucraina nell’angolo. Zelensky: «Rischiamo di perdere la dignità o l’alleato»

Kiev – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sotto pressione per accettare il nuovo piano di pace elaborato dalla Casa Bianca, ha lanciato un drammatico appello ai suoi concittadini. «Questo è uno dei momenti più difficili nella nostra storia», ha detto Zelensky in un messaggio video registrato nel cortile del palazzo presidenziale, lo stesso da cui si era rivolto agli ucraini la prima notte dell’invasione russa. «Corriamo il rischio di perdere la nostra dignità oppure il nostro più importante alleato. Accettare 28 punti [del piano di pace di Trump] difficili da accettare, oppure fronteggiare un inverno che sarà enormemente complicato». Un messaggio che ha il sapore di un nuova sfida, come quella lanciata dallo stesso cortile il 24 febbraio di tre anni fa: «Restiamo qui e non fuggiremo». Se vuole salvare l’Ucraina, l'Europa deve uscire dalla sua ambiguità L’ombra dello scandalo Nel discorso, Zelensky ha invitato gli ucraini a mettere da parte le «manovre politiche» e avvertito che nelle prossime settimane i nemici «proveranno a dividerci», frasi che sembrano alludere allo scandalo corruzione che ha colpito i suoi più stretti alleati e alle richieste dell’opposizione e di parte del suo stesso partito di formare un nuovo governo di unità nazionale. Il presidente ha parlato «con franchezza», ha commentato alla stampa una figura vicina a Zelensky «cercando un mandato dalla popolazione per decidere la prossima mossa». Poco dopo, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto che l’Ucraina ha tempo «fino a giovedì» per approvare il piano. La Casa Bianca sta facendo pressioni definite dalla stampa americana «senza precedenti» per ottenere la firma di Zelensky. Il vicepresidente JD Vance, che ha parlato con Zelensky prima del discorso, avrebbe ribadito che il tycoon è pronto a tagliare le consegne di armi e la condivisione dell’intelligence militare con Kiev. Zelensky aveva ricevuto il piano di Trump mercoledì, durante una visita a Kiev di una delegazione americana, e ne aveva commentato il contenuto in modo piuttosto freddo e diplomatico, dicendo che ne avrebbe discusso i dettagli con il presidente americano. Truppe in ritirata e scandali, il duro inverno di Zelensky. Kallas: «L’Ue si prepari alla guerra» Non appena le bozze del piano sono iniziate a circolare, è divenuto subito chiaro che almeno tre dei 28 punti sarebbero stati molto difficili da digerire per Kiev: la riduzione delle forze armate ucraine, il loro ritiro del Donbass e l’introduzione nella Costituzione di una clausola che stabilisca la neutralità del paese. Venerdì 21, Zelensky si è consultato con i suoi principali alleati europei, i leader di Germania, Francia e Regno Unito, e ha concordato con loro la necessità di negoziare con Trump su questi punti, ritenuti inaccettabili da moltissimi ucraini. Il piano include molte richieste della Russia che gli ucraini considerano linee rosse: il ritiro delle truppe ucraine da tutto il Donbass, la limitazione del numero delle forze armate di Kiev e il ripristino dello status neutrale del paese, ossia l’impegno a non cercare di entrare nella Nato. Se Trump rifiuterà di negoziare ulteriormente il piano e se Zelensky deciderà di respingerlo, anche a costo di rompere le relazioni con gli Usa, gli alleati europei sembrano intenzionati a restare al fianco dell’Ucraina, ma concretamente il Vecchio Continente resta diviso e, al momento, non ha ancora individuato sicure fonti di finanziamento da fornire a Kiev quando, il prossimo febbraio, termineranno i fondi già stanziati. In Ucraina la Russia sta trasformando i giornalisti in bersagli di guerra Visti dal Cremlino Il piano di Trump sta causando un dramma in Ucraina, ma l’intera operazione diplomatica trumpiana rischia di aver fatto i conti senza il Cremlino. Venerdì sera, il presidente russo ha parlato per la prima volta del piano, affermando di averlo ricevuto dagli americani e aggiungendo che «può essere la base di un accordo di pace» anche se fino ad oggi «non è stato discusso con noi». Putin ha anche accusato Ucraina ed Europa di essere «contrari all’accordo». Il piano di Trump, però, è chiaramente un documento differente da qualsiasi bozza di accordo Usa-Russia e contiene diversi punti potenzialmente poco digeribili per Putin. Una delle bozze, secondo il sito Axios, prevederebbe addirittura l’impegno di truppe americane per difendere l’Ucraina in caso di futura aggressione russa, sul modello dell’articolo 5 della Nato. Ai russi, inoltre, viene vietato di occupare militarmente la parte di Donbass che gli ucraini sgombreranno, mentre le limitazioni imposte all’esercito ucraino sono prive di conseguenze reali: si stabilisce un esercito di un massimo di 600mila soldati, quando le stime degli esperti ipotizzano un contingente di mezzo milione di truppe in tempo di pace. Mosca martella l’Ucraina, Zelensky è azzoppato e Putin ne approfitta