Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci del decreto di archiviazione dell’inchiesta “Sistemi criminali”, della Procura della Repubblica di Palermo, del 21 marzo 2001.


La piattaforma indiziaria in ordine alla costituzione dell’associazione e all’elaborazione del piano eversivo è piuttosto consistente e si fonda su numerosi elementi convergenti, che scaturiscono dalle dichiarazioni di vari collaboratori e dai relativi riscontri, ma anche da elementi di prova di altra specie. In primo luogo, verranno pertanto esposte le dichiarazioni dei collaboranti, con i relativi riscontri, acquisiti per lo più sulla base di indagini delegate sugli specifici interrogatori.

Vanno innanzitutto illustrate le dichiarazioni di Leonardo Messina, il primo collaboratore ad esporre in modo organico il progetto politico-eversivo oggetto del presente procedimento. Va fin da subito evidenziata la speciale attendibilità intrinseca delle dichiarazioni di Leonardo Messina in considerazione del fatto che egli rivelò l’esistenza di tale progetto eversivo in epoca non sospetta, e cioè nel dicembre 1992, nella prima fase della sua collaborazione (che ebbe inizio nel giugno 1992. Va, anzi, segnalato che Messina fece cenno alla riunione di Enna, seppur senza riferire del progetto eversivo, già nel primo interrogatorio in cui manifestò la sua intenzione di collaborare con la giustizia, reso in data 30.6.1992 al Procuratore Aggiunto di Palermo dr. Paolo Borsellino), prima ancora che avvenissero alcuni “eventi politici” che – come si evidenzierà in seguito – Messina anticipò.

Tali dichiarazioni furono rese da Messina alla Commissione Parlamentare Antimafia il 4 dicembre 1992. Di seguito si riportano alcuni passi della sua audizione, relativi alla riunione dei vertici di Cosa Nostra, svoltasi alla fine del 1991 nelle campagne di Enna, in cui si sarebbe parlato del progetto eversivo:

LEONARDO MESSINA. La riunione è stata l'atto finale. Erano lì da circa tre mesi ...

PRESIDENTE. Lì dove?

LEONARDO MESSINA. Nella provincia di Enna. Avevano fatto la nuova strategia e avevano deciso i nuovi agganci politici, perchè si stanno spogliando anche di quelli vecchi.

PRESIDENTE. Può spiegare meglio questo passaggio di alleanze?

LEONARDO MESSINA. Cosa nostra sta rinnovando il sogno di diventare indipendente, di diventare padrona di un’ala dell’Italia, uno Stato loro, nostro.

PRESIDENTE. L'obiettivo è quello di rendere indipendente la Sicilia rispetto al resto d'Italia?

LEONARDO MESSINA. Si. In tutto questo Cosa nostra non è sola, ma è aiutata dalla massoneria.

PRESIDENTE. Ci sono forze nuove alle quali si stanno rivolgendo?

LEONARDO MESSINA. Si, ci sono forze nuove, si stanno rivolgendo.

PRESIDENTE. Può dire alla Commissione di quali forze si tratta?

LEONARDO MESSINA. Non vorrei creare qua situazioni ...

PRESIDENTE. Va bene. Si tratta di formazioni tradizionali o di formazioni nuove?

LEONARDO MESSINA. Sono formazioni nuove.

PRESIDENTE. Non tradizionali.

LEONARDO MESSINA. No, non tradizionali.

PRESIDENTE. In Sicilia sono forti o sono deboli?

LEONARDO MESSINA. Non vengono dalla Sicilia.

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PRESIDENTE. Lei ha fatto più volte riferimento alla massoneria. Vuole spiegare questo rapporto?

LEONARDO MESSINA. Molti degli uomini d’onore, cioè quelli che riescono a diventare dei capi, appartengono alla massoneria. Questo non deve sfuggire alla Commissione, perché è nella massoneria che si possono avere i contatti totali con gli imprenditori, con le istituzioni, con gli uomini che amministrano il potere diverso di quello punitivo che ha Cosa nostra.

PRESIDENTE. Ed è nella massoneria che sta sorgendo questa idea del separatismo?

LEONARDO MESSINA. Si. Desidero precisare che tutto quello che dico non è fonte di deduzioni o di interpretazioni personali, ma è quello che so.

PRESIDENTE. Queste cose le sa per conoscenza diretta?

LEONARDO MESSINA. Si, le so per conoscenza diretta.

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PRESIDENTE. Può spiegare l'ipotesi separatista? Lei ha detto che la Sicilia è troppo piccola ormai per gli affari di Cosa nostra; poi però ha aggiunto che a Cosa nostra e ai massoni insieme ora interesserebbe il separatismo siciliano. Può spiegare questi due concetti che sembrano apparentemente in contraddizione?

LEONARDO MESSINA. "Massone” è una parola che poi racchiude tantissimi tipi di persone. Cosa nostra non può più rimanere succube dello Stato, sottostare alle sue leggi, Cosa nostra si vuole impadronire ed avere il suo Stato.

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PRESIDENTE. Le spinte separatiste vengono da fuori o sono dentro i confini nazionali?

LEONARDO MESSINA. Penso che vengono da fuori dei confini nazionali. Posso parlare del programma della regione mafiosa; sarebbe assurdo che sapessi che cosa decide la massoneria. So che cosa ha deciso Cosa nostra.

PRESIDENTE. E la regione ha deciso, come lei ci spiegava, di orientarsi verso l'indipendentismo, verso un nuovo separatismo?

LEONARDO MESSINA. Si.

PRESIDENTE. Questo separatismo sarebbe in collegamento con forze - lei dice - non nazionali o anche con forze nazionali?

LEONARDO MESSINA. Anche con forze nazionali.

PRESIDENTE. Quindi con forze nazionali e non nazionali?

LEONARDO MESSINA. Si.

PRESIDENTE. Le forze nazionali sono politiche o no?

LEONARDO MESSINA. Anche politiche.

PRESIDENTE. Politiche e non, quindi?

LEONARDO MESSINA. Politiche ed imprenditrici.

PRESIDENTE. Non istituzionali?

LEONARDO MESSINA. Anche.

PRESIDENTE. Quindi ci sono settori. per così dire, delle istituzioni, dell’imprenditoria e della politica che sosterrebbero questo progetto?

LEONARDO MESSINA. Si.

PRESIDENTE. Questo per quanto riguarda l'Italia. Per quanto riguarda l'estero, che lei sappia?

LEONARDO MESSINA. Dell’estero e non so. So quello che hanno deciso là.

PRESIDENTE. Quindi sa che c'è un sostegno anche dall’estero, ma non sa da che parte venga. E così?

LEONARDO MESSINA. Si. Consideri che vengo a conoscenza solo dei fatti che decide Cosa nostra; posso parlare dei passaggi di cui sono a conoscenza, non posso fare deduzioni sull’estero.

PRESIDENTE. Non c'è dubbio. La teoria separatista vuoi dire colpo di Stato o vuoi dire ...

LEONARDO MESSINA. In precedenza Cosa nostra si adoperava per fare colpi di Stato.

PRESIDENTE. Nel passato si, così come ha spiegato ...

LEONARDO MESSINA. Oggi possono arrivare al potere senza fare un colpo di Stato.

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