Ed è proprio da Mimmo Ganci che Galliano ha dichiarato di avere appreso dell’esistenza, proprio nel 1991, di un piano secessionista che interessava la Sicilia e Cosa Nostra. Lo stesso Ganci si sarebbe spostato per partecipare ad una riunione fuori dalla Sicilia, ove se ne era discusso ed alla quale avrebbero preso parte anche elementi esterni all’organizzazione
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci del decreto di archiviazione dell’inchiesta “Sistemi criminali”, della Procura della Repubblica di Palermo, del 21 marzo 2001.
Antonino Galliano, uomo d’onore della famiglia della Noce, è stato particolar mente vicino a Mimmo Ganci, ritenuto la “mente politica” della famiglia, che – va ricordato – è sempre stata particolarmente vicina a Totò Riina.
Ed è proprio da Mimmo Ganci che Galliano ha dichiarato di avere appreso dell’esistenza, proprio nel 1991, di un piano secessionista che interessava la Sicilia e Cosa Nostra.
Lo stesso Ganci si sarebbe spostato per partecipare ad una riunione fuori dalla Sicilia, ove se ne era discusso ed alla quale avrebbero preso parte anche elementi esterni all’organizzazione, uomini politici e delle istituzioni, perfino “Ministri in carica”.
Si riporta un brano dell’interrogatorio del 9 settembre 1996:
GALLIANO: Mimmo Ganci una volta mi riferì che lui era stato fuori ad una certa riunione. Siccome io, ogni tanto, lo andavo a trovare al negozio, ci vedevamo così... mi accorsi che, per diversi giorni, lui al negozio non c'era e che non c'era a Palermo. Dopo circa una settimana o 10 giorni, giù di lì, lo incontrai e gli chiesi il perché di questa sua mancanza e lui mi raccontò che era stato fuori Palermo, però non mi disse il luogo di preciso dov'era andato
P.M.: Fuori Palermo ma in Sicilia, o fuori Palermo e dalla Sicilia?
GALLIANO: Fuori Palermo però presumo fuori la Sicilia, perché era mancato di versi giorni, quindi... non mancò poco
P.M.: Ma per diversi giorni, lei cosa intende? Due giorni, una settimana, più di una settimana?
GALLIANO: Una settimana abbondante lui mancò dal negozio
P.M.: Ho capito, si
GALLIANO: E mi raccontò che era stato ad una riunione, però non mi disse che persone c'erano, però mi disse che c'erano ministri in carica in quel periodo... sia mo, diciamo, nel periodo ultimo, nel periodo finale della Prima Repubblica
P.M.: Della Prima Repubblica
GALLIANO: E, quindi, siamo in un periodo antecedente anche al risultato della Cassazione del Maxi Processo
P.M.: Cioè prima della sentenza del Maxi Processo?
GALLIANO: Si, siamo prima perché il fine era quello, di aggiustare la sentenza in Cassazione del Maxi Processo
P.M.: Questo glielo disse Mimmo Ganci?
GALLIANO: Si. Il... diciamo, il punto cardine di questa riunione era l'aggiustamento di questa sentenza
P.M.: Così le disse Mimmo Ganci?
GALLIANO: Si, Mimmo Ganci così mi disse. E che nel contempo stavano, diciamo, mettendo in atto qualche cosa che dovesse destabilizzare lo Stato; cioè loro dice che volevano, a quanto pare, mettere in pratica il progetto che volevano mettere in prati ca nel dopoguerra, cioè staccare la Sicilia dal resto dell'Italia
P.M.: Ed il discorso con Mimmo Ganci di quand'è... il suo discorso di Mimmo Ganci?
GALLIANO: Siamo tra l'ottobre ed il novembre del '91
P.M.: Ho capito. E questo discorso è di molto tempo distante da questo viaggio che fa Mimmo Ganci?
GALLIANO: No, no, lui era venuto da poco da questo... da questo viaggio
P.M.: Ho capito. Questo viaggio se ho capito bene, dovrebbe essere stato fatto in continente, diciamo così
GALLIANO: Si, fuori dalla Sicilia, secondo me
P.M.: Ho capito. E vi fu una riunione... vuole ripetere?
GALLIANO: Con grossi personaggi politici e lui mi disse, mi sottolineò, dice: "Con uomini di una certa importanza, figurati - mi disse - che ci sono, nel mezzo, anche "ministri in carica"."
P.M.: Così disse: ministri?
GALLIANO: "Ministri in carica"
P.M.: Nel '91
GALLIANO: "Ministri in carica"
P.M.: Ed è sicuro di questa sua affermazione?
GALLIANO: Si, si
P.M.: Così le disse Mimmo Ganci?
GALLIANO: Si
P.M.: Ed oltre a questi "ministri in carica"...
GALLIANO: Cioè per farmi capire la valenza e l'importanza della riunione, mi sottolineò che c'erano "ministri in carica"
P.M.: Ed oltre questo discorso su "ministri in carica", c'è... altri esponenti?
GALLIANO: Che c'erano...
P.M.: Per capire che tipo di riunione era
GALLIANO: Si, c'erano grossi esponenti delle istituzioni dello Stato. Mi disse che c'erano: giudici, prefetti, gente di... diciamo del mondo economico, di tutte le svariate... tipi di persone
P.M.: Ho capito
GALLIANO: Diciamo per farmi capire, diciamo, l'importanza mi sottolineò il fatto dei ministri... cioè per farmi capire che non era, diciamo, una fesseria, ma che era qualche cosa di serio
P.M.: Ho capito. E le disse dove si era tenuta questa riunione?
GALLIANO: No, no, questo non me lo disse
P.M.: Le disse quanto durò questa riunione, se era una riunione di un giorno, di due giorni?
GALLIANO: No, no, non siamo... cioè perché lui era un tipo che non parlava molto, cioè uno doveva capire nelle poche parole che lui riusciva ad esprimere
P.M.: Ho capito. Senta una cosa: e quindi mi vuole ripetere i contenuti di questo incontro per come glieli disse Mimmo Ganci?
GALLIANO: Lui mi disse che questa riunione la... diciamo la... il punto cardine era la questione della sentenza del Maxi Processo alla Cassazione
P.M.: Si ricorda, con le parole di Ganci, che cosa le disse Ganci? Anche in dialetto
GALLIANO: Che dovevano aggiustare o, quantomeno rigettare la sentenza... cioè rigettare, diciamo, la sentenza; quindi cercare di fare uscire tutte queste persone dal carcere, per aiutare queste persone che erano detenute
P.M.: E poi? Cera un altro obiettivo
GALLIANO: Che l'obiettivo era quello, diciamo, di destabilizzare lo Stato, cioè diceva che volevano creare... staccare la Sicilia dal resto dell'Italia
È facilmente intuibile il valore probatorio delle dichiarazioni di Galliano, avuto riguardo alla convergenza con le dichiarazioni dei collaboranti finora riportate e con le altre risultanze del procedimento, già accennate, in ordine alla operatività già nel ’91 dell’associazione eversiva oggetto del presente procedimento, nella quale erano confluite, in vista dell’obiettivo secessionista, componenti di diversa provenienza, compresi soggetti inseriti in ambienti istituzionali.
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