Oggi pomeriggio, il direttore editoriale del quotidiano Libero ha criticato su Twitter una serie di scelte compiute dal nuovo direttore responsabile Alessandro Sallusti, in particolare la decisione di licenziare due giornaliste. Secondo Feltri, che è invece direttore editoriale del quotidiano, queste scelte sarebbero un tentativo per spingerlo alle dimissioni.

In un’intervista a Domani, Feltri ha ribadito che le scelte di Sallusti sarebbero un modo indiretto di spingerlo a lasciare il giornale. «Ma io non mi dimetto neanche morto», ha detto.

Feltri ha criticato in particolare la scelta del giornale di licenziare Costanza Cavalli e Azzurra Barbuto, che descrive come due delle migliori redattrici di Libero. Sempre su Twitter, Barbuto ha risposto ai tweet di Feltri scrivendo: «Sarai per sempre il mio maestro di vita e di penna».

Feltri ha anche criticato la decisione del giornale di interrompere la collaborazione con il professor Paolo Becchi, ex sostenitore del Movimento 5 Stelle che successivamente si è avvicinato a gruppi cospirazionisti e di destra radicale.

Nell’intervista a Domani, Feltri dice di non aver discusso queste scelte con Sallusti e che non intende farlo. Racconta che in passato ha avuto rassicurazioni sulla sua posizione nel giornale da parte dell’editore, ma che, nonostante questo, ritiene che la direzione intenda liberarsi anche di lui.

Feltri ha fondato Libero nel 2000 ed è stato il suo primo direttore editoriale. Dopo una pausa tra 2011 e 2016, è tornato alla direzione editoriale, affiancato da Pietro Senaldi come direttore responsabile.

Dallo scorso maggio, l’editore ha nominato nuovo direttore responsabile, l’ex direttore del Giornale Alessandro Sallusti. I rapporti tra Sallusti e Feltri, per loro stessa ammissione, non sono molto buoni da diversi anni.

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