IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

Nel Pnrr nessuna nuova pista ciclabile: la bici trattata da Cenerentola

LaPresse
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Il piano nazionale di ripresa e resilienza destina appena 600 milioni di euro alle ciclovie. Serviranno quasi per intero per costruire una decina di tracciati già avviati quattro anni fa. In grande espansione il cicloturismo, fatturato di 50 miliardi di euro l’anno in Europa.

  • Nonostante il criterio della sostenibilità sia ritenuto imprescindibile per i futuri investimenti, il Piano di ripresa resilienza destina appena 600 milioni di euro al mezzo di trasporto sostenibile per eccellenza, la bicicletta
  • Questi finanziamenti serviranno soprattutto per costruite la decina di ciclovie già avviate quattro anni fa ai tempi del ministro Delrio. Ma non ci sono risorse aggiuntive per la realizzazione di nuovi tracciati
  • Prima del covid in Europa il cicloturismo stava crescendo a vista d’occhio: 50 miliardi di euro di fatturato l’annop, 20 in Germania, in Italia appena 5. Fermo anche il progetto Anas per la via Emilia. Due milioni di bici vendute

Nel momento in cui l'imperativo categorico è «sostenibilità» e in omaggio a questo orientamento hanno addirittura cambiato nome al ministero dei Trasporti ribattezzandolo ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, il mezzo di trasporto che è il più sostenibile per antonomasia, cioè la bicicletta, viene trattato come una Cenerentola. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il famoso Pnrr, che della sostenibilità ha fatto un obiettivo strategico dedica poco o nulla alle pist

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