Schiacciato tra un debito pubblico colossale e un «debito ecologico» sospeso come una spada di Damocle sulle teste dei francesi, il nuovo governo si trova di fronte a un dilemma: sacrificare gli sforzi necessari alla transizione ecologica per risparmiare
Michel Barnier crede nell’ecologia «delle soluzioni»: un’ecologia capace di decarbonizzare le industrie, incoraggiare l’innovazione e creare delle filiere per il riciclo, secondo il nuovo premier francese. Il tutto con un budget totale di 40 miliardi di euro in meno rispetto all’anno scorso, per evitare che il deficit superi il 5 per cento del PIL nel 2025. «40 miliardi di spesa pubblica in meno sono una cifra mostruosa» avverte François Veillerette, portavoce di Générations Futures, associazion



