I fenomeni atmosferici estremi, lo sfruttamento dissennato del territorio, il turismo selvaggio e le centrali a carbone minacciano uno dei tratti più spettacolari e fragili della costa italiana. Per salvare questo patrimonio di bellezza e biodiversità non bastano alcune riforme graduali: occorre ripensare radicalmente il rapporto fra uomo e ambiente
- Le Cinque Terre hanno ispirato poeti e artisti per secoli, ma solo negli ultimi decenni questo pezzo della Liguria è diventato destinazione di un turismo di massa.
- Gli abitanti originari costruirono le proprie case vicino ai canali d’acqua che da monte arrivavano al mare scavando vallate naturali. Quando a questa conformazione del territorio si abbinano eventi meteorologici estremi il risultato è devastante.
- Il dissesto idrogeologico e il turismo hanno indotto cambiamenti anche nel modo in cui gli abitanti si rapportano al territorio, che ora ha poco a che fare con il luogo senza tempo di cui parlavano i poeti.
La fama mondiale non era nei piani. Non è nel carattere ligure fare grandi campagne di promozione. La notorietà si è innescata piuttosto come un fenomeno autonomo, complici la rete e i social media. E così oggi non c’è americano o cinese o tedesco che scriva «Italy» su Google e non si imbatta in qualche foto delle Cinque Terre. Forse questi posti piacciono tanto perché sembrano appartenere a un altro mondo, dove la legge di gravità viene sfidata ogni giorno. Un posto dove la mente e la fatica



