Ambiente

Crisi climatica, ecco perché bisogna cominciare ad aver paura

  • Oltre che registrare lo scarso impegno nel considerare le prove disponibili occorre interrogarsi sulle cause. Non solo dati e nozioni ma anche concetti: i ricercatori inviano messaggi.
  • La cultura generale e quella scientifica in particolare sono deboli, nutrite con moltitudini di dati e nozioni più che con la capacità di collegare, mettere in relazione, prendersi cura.
  • La paura del pericolo serve per accrescere la consapevolezza e per fornire elementi utili alla risoluzione dei problemi. Oltre a questo, bisogna creare nuovi luoghi di interfaccia tra scienza e politica.

The answer is blowin’ in the wind, è il ritornello di una delle canzoni più famose di Bob Dylan del 1962, che ha dato luogo a diverse interpretazioni: la risposta se ne va nel vento, ascoltala nel vento, cercala nel vento, è nascosta nel vento, mentre il finale è inequivocabile: per quanto tempo si deve guardare in alto prima di riuscire a vedere il cielo? e quante orecchie bisogna avere prima di ascoltare la gente piangere? e quanti morti ci vorranno affinché si sappia che troppa gente è morta

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