- È di qualche giorno fa il rapporto diffuso dal World Meteorological Organization che fotografa l’ennesima catastrofe ambientale a carico dell’Africa.
- Secondo l’ente delle Nazioni unite, circa 120 milioni di individui estremamente poveri sono gravemente minacciati dalla accelerazione dei cambiamenti climatici che sta colpendo duramente l’Africa e rischia di mettere in pericolo i pochi ghiacciai continentali.
- Il peso ambientale che l’Africa sopporta ha l’odiosa caratteristica di essere prodotto altrove, sia direttamente che indirettamente. Le buone notizie arrivano da una crescente presa di coscienza dei popoli continentali riguardo al fenomeno e la conseguente lotta di tanti ambientalisti.
«Fino a quando non ci sarà un cambiamento di paradigma globale, continueremo a essere incatenati a una prospettiva che porta al disastro e l’ecologia continuerà a essere percepita come un lusso riservato ai ricchi». A lanciare l’anatema verso un sistema che continua a produrre gas serra e magnificare i cambiamenti climatici, lasciando che a pagarne le dirette conseguenze siano quasi solo (per ora) i paesi del sud del mondo, è Maria Shikongo, un’attivista namibiana impegnata assieme a una ret



