Le notizie di oggi, 2 novembre: dall’accordo sulla deforestazione alla Cop26 alle esplosioni che a Kabul hanno causato 20 morti fino alla possibile proroga del green pass in Italia.

Cop26, 80 paesi ridurranno le emissioni di metano

Oltre 100 paesi si sono uniti a un patto, guidato da Stati Uniti e Unione europea, per ridurre le emissioni di metano del 30 per cento entro il 2030. Lo ha comunicato un alto funzionario dell’amministrazione Biden. L’accordo è pensato per affrontare una delle principali cause del cambiamento climatico, dato che il metano è uno dei principali gas serra.

Il patto globale sul metano, annunciato inizialmente a settembre, includerà metà dei 30 maggiori emettitori, corrispondenti a due terzi dell’economia globale. Tra i nuovi partecipanti figura il Brasile, mentre non aderiranno Cina, Russia e India.

Il taglio del 30 per cento sulle emissioni di metano sarà raggiunto congiuntamente dai paesi partecipanti e coprirà ogni settore. Le principali fonti di emissione di metano includono infrastrutture di gas e petrolio affette da perdite, vecchie miniere di carbone, siti agricoli e discariche.

Nel corso della seconda giornata della Cop26, in corso a Glasgow, è intervenuta anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «La nostra esperienza nell’Unione europea è che il prezzo del carbonio funziona. Se dovessimo vivere in un mondo perfetto, mi piacerebbe avere un prezzo per il carbonio a livello globale».

Cop26, accordo sulla deforestazione con Bolsonaro e Xi

La storica dichiarazione della Cop26 con cui i leader mondiali si impegneranno a porre fine alla deforestazione entro il 2030 vedrà la firma, tra gli altri, anche del presidente brasiliano Jair Bolsonaro e dell’omologo cinese Xi Jinping. Lo riporta il Guardian, precisando che alla presentazione dell’accordo ci saranno anche il presidente Usa Joe Biden e il premier britannico Boris Johnson: con loro il principe Carlo e il presidente indonesiano Joko Widodo.

«La Russia fa affidamento sulle sue vaste foreste e sulla loro significativa capacità di assorbire anidride carbonica e produrre ossigeno per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2060, ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un video messaggio alla Cop26. «Abbiamo circa il 20 per cento delle foreste mondiali, stiamo migliorando la loro gestione e stiamo combattendo il disboscamento illegale e gli incendi boschivi».

Kabul, due esplosioni vicino a un ospedale

Ci sono delle vittime nell’esplosione avvertita vicino all’ospedale militare Sardar Mohammad Dawood Khand di Kabul, il più grande dell’Afghanistan. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Interni, Qari Sayed Khosti. Secondo le prime ricostruzioni, le esplosioni potrebbero essere state due, seguite da una serie di spari.

Il vice portavoce dei talebani, Bilal Karimi, ha detto al Washington Post che due attentati suicidi hanno preso di mira l’ospedale, ma non ha commentato le segnalazioni di uomini armati che sarebbero entrati nell’edificio. «Abbiamo sentito una grande esplosione al primo checkpoint, sento anche degli spari», ha raccontato una fonte interna all’ospedale.

Non ci sono state rivendicazioni immediate di responsabilità per l’attacco di martedì. Il mese scorso, un attentatore suicida dello Stato islamico aveva attaccato una moschea affollata durante la preghiera del venerdì, uccidendo 50 fedeli musulmani sciiti e ferendone altre dozzine. L’ospedale era già stato bersaglio quattro anni fa di un attentato a opera dell’Isis, nel quale era morto un centinaio di persone.

Il governo pensa a una proroga del green pass

In Italia la curva dei contagi continua a crescere, facendo registrare un raddoppio di positività nel giro di tre settimane: mediamente si registra un aumento medio di 1,35 casi al giorno, pari al 35 per cento in più rispetto alla settimana precedente. Per questo il governo sta pensando a una proroga del green pass almeno fino a marzo e all’estensione dello stato di emergenza, con cui confermare struttura commissariale, smart working e protocolli di sicurezza come distanziamento e mascherine.

Centinaia di persone sono ancora al rave party

La polizia è intervenuta martedì mattina tra Nichelino e Borgaretto, alle porte di Torino, nell’area del rave party, dove risultano ancora presenti centinaia di persone, «al fine di impedire l’ulteriore prosecuzione dell’abusiva occupazione di terreni ed edifici». Lo ha reso noto la questura di Torino. Le forze dell’ordine hanno identificato oltre 3mila persone e circa 1.500 mezzi tra auto, camper e furgoni.

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