Nel novembre di quell'anno Pechino si accorda con la Bosnia per finanziare gran parte dei 720 milioni di euro necessari per espandere l’impianto di Tuzla7
- Nel novembre 2017, la China Exim Bank accorda al governo bosniaco un prestito per l'85 per cento dei 720 milioni di euro previsti per la realizzazione della centrale.
- Dei rimanenti 75 milioni necessari si fa carico un consorzio di banche europee, di cui fa parte da fine 2019 Intesa Sanpaolo.
- La Bosnia-Erzegovina è infatti anche firmataria dell’Energy Community Treaty, trattato che si pone l’obiettivo di integrare i mercati energetici dei paesi vicini all’Ue e la centrale di Tuzla va di fatto contro questo trattato.