- La foresta amazzonica è diventata emettitrice netta di CO2: restituisce all’atmosfera il doppio di quello che riesce ad assorbire, un miliardo di tonnellate di CO2 all’anno. È ormai vicina a un punto di non ritorno.
- L’Europa è il secondo importatore mondiale di deforestazione dopo la Cina: il 16% della distruzione forestale globale per cause commerciali deriva dai nostri consumi interni.
- In Commissione è ferma da mesi una regolamentazione che renda trasparenti le filiere dei prodotti a rischio deforestazione, come carne e soia. A bloccarla è l’attività di lobbying di questi settori, denuncia Greenpeace, perché preferiscono l’opacità delle certificazioni e l’autoregolamentazione.
C’è ovviamente un contesto intorno alla terribile ricerca pubblicata questo mese su Nature: l’Amazzonia è diventata emettitrice netta di CO2, restituisce all’atmosfera più carbonio di quello che assorbe, come se fosse una gigantesca centrale a carbone: un miliardo di tonnellate di CO2 all’anno, più dell’intera Germania. Secondo l’Inpe, l’Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais, che ha condotto la ricerca, siamo vicini a un punto di non ritorno, oltre il quale diventa impossibile fermare i



