- Anche gli alimenti in Veneto nella zona rossa sono contaminati da Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche prodotte dalla fallita Miteni in provincia di Vicenza e impiegate in vari cicli produttivi, dalla chimica alla concia. Lo denuncia Greenpeace dopo aver ottenuto i dati dalla regione.
- Gli inquinanti trovati sono interferenti endocrini in grado di alterare il metabolismo e di creare scompensi in diversi apparati, anche in persone giovani e sane. Dai dati risultano non sono soltanto i Pfas ormai fuori produzione, ma anche quelli a catena corta, considerati meno persistenti nell’ambiente e ancora impiegati in molte lavorazioni.
- Non è chiaro se il problema riguardi solo l’area rossa, che comprende una buona parte delle province di Verona, Vicenza e Padova, o sia esteso anche oltre la zona di maggiore contaminazione del Veneto.
Non solo le acque. Anche gli alimenti in Veneto nella zona rossa sono contaminati da Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche prodotte dalla fallita Miteni in provincia di Vicenza e impiegate in vari cicli produttivi, dalla chimica alla concia. Si tratta di interferenti endocrini in grado di alterare il metabolismo e di creare scompensi in diversi apparati, anche in persone giovani e sane. Lo denuncia Greenpeace, che per ottenere i dati sul rischio da esposizione alimentare ha dovuto ingaggiare



