Lo stato tedesco ha scelto di lasciare mano libera a un’organizzazione che raccoglie le compagnie di telecomunicazione e le aziende che producono contenuti. Ogni blocco deve essere convalidato e per ora sono stati oggetto delle decisioni solo siti pirata, ma in molti temono per la libertà di espressione
- A formare questo nuovo organismo ci sono tutte le grandi compagnie di telecomunicazione che forniscono la connessione Internet in Germania, come Vodafone, Telekom e Mobilcom, per citarne alcune.
- La tutela del copyright in rete sembrerebbe così appaltata dallo stato tedesco a questo circolo di privati, se non fosse che la Bundesnetzagentur ha il compito di convalidare ogni blocco.
- A essere bloccato è in pratica il Domain name system (Dns), per cui all’utente risulta impossibile collegare il proprio indirizzo ip alla pagina web ricercata.
È un’associazione di privati per la protezione del copyright in rete, ma ha tutta la potenzialità per essere un sistema di censura online. Da quando è stato dato il via libera al lavoro del Clearingstelle Urheberrecht im Internet (Cuii) la Germania ha creato un precedente unico in Europa: un ente privato con la capacità di bloccare siti web in modo autonomo, con il consenso dello stato. A formare questo nuovo organismo ci sono tutte le grandi compagnie di telecomunicazione che forniscono la c



