Liebe LeserInnen,
Speriamo che in vista della stagione natalizia vi siate già attrezzati con il vostro Adventskalender (il calendario dell'avvento con le caselle da aprire giorno per giorno), l'Adventskranz (la decorazione ad anello con quattro candele da accendere una per ogni domenica dell'avvento) e magari vi siate già procurati del Glühwein (vin brulé) per accompagnare i primi freddi. Intanto, diamo un contributo kuschelig (il termine è abbastanza intraducibile: kuschelig è la sensazione accogliente delle copertina sulle gambe di fronte al camino quando avete la cioccolata calda in mano) con questa newsletter.

Leadership spinosa

Le ultime settimane non sono state per niente kuschelig per Christian Lindner, il capo dei liberali della Fdp. Abbiamo dedicato un approfondimento alla sua situazione più unica che rara, visto che, nonostante un bilancio disastroso, riuscirà a mantenere il controllo del suo partito.

Mobbing della democrazia

La deputata Joana Cotar è la quinta parlamentare a lasciare il gruppo di AfD da inizio legislatura. La deputata ha spiegato di essere stata vittima di mobbing e abbia sofferto le posizioni del partito su Russia, Cina e Iran. Cotar, che nella sua nota d'addio ricorda che continuano le lotte interne tra le correnti del partito estremista, faceva parte del gruppo più moderato di AfD che ha sofferto molto dopo l'allontanamento dell'ex presidente Jörg Meuthen.

Ma i modi del gruppo parlamentare non preoccupano soltanto dentro il partito. Livia Gerster della Faz dedica un editoriale agli attacchi scomposti degli estremisti in parlamento. Da inizio legislatura sono stati formulati 31 richiami formali, un record dalla riunificazione. Gerster attribuisce i problemi soprattutto ai parlamentari di AfD, che spesso superano i limiti della critica. Beatrix von Storch, una delle parlamentari più famose, ha chiamato una politica della Linke "assassina di bambini" mentre quest'ultima parlava del diritto ad abortire, il collega Stephan Brandner si rivolge soprattutto alle colleghe con espressioni come "estremamente stupida" o "minorata". Secondo Gerster, gli estremisti non vogliono dibattere, cosa giusta in un parlamento se si rispettano i limiti dell'educazione: rispetto alle critiche violente che caratterizzavano soprattutto la repubblica della Germania Ovest, scrive Gerster, gli insulti di AfD sono a un altro livello e attaccano democrazia e costituzione.

Coppia vincente?

Lo Spiegel segue con la Cop27 con una spigolatura particolare e racconta la conferenza vista dagli occhi di Jennifer Morgan, sottosegretaria al Clima ed ex capa di Greenpeace.

Le due si conoscono da tempo e c'è una grande intesa tra l'ex attivista e la ministra, che si muovono come la poliziotta cattiva - Baerbock - e quella buona - Morgan - per lavorare soprattutto per il riconoscimento dei danni finanziari provocati dal cambiamento climatico. Mentre Morgan ha cercato alleati, Baerbock si è posizionata contro il fatto che la Cina possa ottenere fondi per la ricostruzione post danni climatici.

L’altra faccia dell’ecologia

Ma non tutti i commentatori hanno apprezzato la decisione di Baerbock di fare della conferenza la propria sfida personale. Secondo la Süddeutsche Zeitung gli europei in Egitto hanno "ottenuto meno di niente": secondo Michael Bauchmüller la conferenza sul clima di Sharm el Sheik rischia di essere il primo passo che porterà la politica del clima nello scontro tra le strategie geopolitico dei paesi coinvolti.

Intanto, continuano le proteste della Letzte Generation, anche a Monaco, dove erano state prese misure molto aggressive nei confronti degli ecologisti: l'ultima performance è durata un'ora e mezza e anche stavolta gli attivisti scollati dalla strada sono stati arrestati. La Baviera attualmente trattiene agli arresti 13 persone, di cui uno in sciopero della fame. Il tema è stato discusso anche durante uno dei principali talk show in cui si sono confrontati un'attivista dell'organizzazione e i ministri della Giustizia Marco Buschmann e quello dell'Interno della Baviera Joachim Herrmann, entrambi pronti a chiamare in causa l'ordine pubblico per giustificare il loro drastico intervento.

Fascia della discordia

Sono iniziati ieri i Mondiali di calcio in Qatar e continuano le polemiche intorno alla competizione: la taz dedica tutta una sezione speciale alle contraddizioni dell'evento, ma il caso di giornata probabilmente è quello di Manuel Neuer, il capitano della squadra tedesca che insieme ad altri cinque colleghi aveva promesso di indossare la fascia arcobaleno nonostante la posizione intollerante del paese ospitante sull'omosessualità.

La protesta è durata poco: dopo la minaccia da parte della Fifa di penalizzare le squadre che avrebbero permesso la manifestazione, le federazioni nazionali hanno scelto di non correre il rischio. «Siamo molto frustrati per la decisione della Fifa, che riteniamo senza precedenti» hanno fatto sapere dalla Fifa, mentre la il presidente della federazione tedesca, Bend Neuendorf, si è limitato a dire che «stiamo assistendo a un processo senza precedenti».

Lingua da integrare

Kim de l'Horizon ha vinto anche lo Schweizer Buchpreis, il premio Strega svizzero, dopo quello tedesco, per il suo Blutbuch. Ze.tt ha intervistato de l'Horizon: una parte dell'interesse pubblico deriva anche dal fatto che si descrive come una persona non binaria. Ammette che, pur non definendosi attivista, la sua arte è politica e vorrebbe utilizzare l'attenzione pubblica, anche se lo trova difficile.

Uno dei temi che tocca nel libro è proprio il dubbio su cosa la lingua è in grado di descrivere e come può farlo: Secondo de l'Horizon, «spesso si dice che la 'non binarietà' è un concetto nuovo. La parola lo è sicuramente, ma da sempre in molte culture esistono più di due sessi. È stato il colonialismo occidentale che ha cancellato questa realtà. La conoscenza e la lingua per descrivere corpi non binari sono state cancellate. Esiste quindi una realtà, ma senza la coscienza linguistica o razionale che la descrive».

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