Ripartiamo da AfD. Anche questa settimana il partito di estrema destra fa parlare di sé grazie a un europarlamentare che non avrebbe esitato ad accettare pagamenti dalla Russia di Putin. Intanto, il governo fa partire la realizzazione di un contingente stanziale nel Baltico, mentre il cancelliere sbarca su TikTok. A distanza di qualche mese, intanto, arrivano i dati sugli effetti dell'abbonamento universale ai mezzi pubblici nel 2023 e vi stupiranno (fino a un certo punto).

russia e afd stanno come i fichi sulla pizza

I vertici di AfD sono in difficoltà sulle accuse che sono state sollevate contro un suo europarlamentare, Petr Bystron, che avrebbe accettato denaro da figure riconducibili alla propaganda russa. Bystron ha respinto le accuse: secondo il segretario Tino Chrupalla non ci sarebbe per il momento ragione di prendere iniziativa contro il parlamentare uscente che attualmente è candidato al secondo posto nella lista di AfD.

Il leader si pone così in contraddizione con lo Spitzenkandidat Maximilian Krah, che ha già annunciato di non voler più comparire con Bystron in campagna elettorale. Una posizione che però sarebbe soltanto di Krah, secondo Chrupalla.

Intanto, le associazioni studentesche della Germania orientale denunciano la presenza sempre più massiccia di vandalismo e proposta di neonazismo da parte degli allievi in classe. Si tratta soprattutto di Land dove in alcuni casi i servizi segreti interni hanno già classificato AfD come associazione di estrema destra e per altro si vota in autunno. Gli studenti chiedono un maggiore impegno degli insegnanti di storia ed educazione civica.

balli socialdemocratici

Olaf Scholz è su TikTok. Ma non ballerà, almeno così ha promesso il cancelliere annunciando lo sbarco sul social cinese. TikTok è da settimane territorio molto battuto per i parlamentari di centrosinistra, che lanciano i propri profili sul social dei giovani per "non lasciare TikTok alla destra", che lo presidia ormai da tempo e riesce a produrre spesso contenuti virali e molto visto dai giovani che frequentano i social.

Tra i cittadini, intanto, continua a crescere la popolarità del ministro della Difesa Boris Pistorius, che proprio in questi giorni ha assistito il primo gruppo di militari tedeschi che dovrà organizzare l'istituzione di un presidio permanente da 5mila uomini in Lituania. Ci sono ancora tante questioni da risolvere, una su tutte organizzare gli alloggi per i soldati. Tutta l'operazione arriverà a costare circa 800 milioni di euro.

Ci sono però grosse conseguenze negative: spostare il personale nel Baltico sfoltisce gravemente la presenza dei soldati in Germania nei prossimi tre-cinque anni e porta via tanta attrezzatura alle truppe in patria.

Nel frattempo, il governo deve preoccuparsi anche di un altro problema internazionale: il Nicaragua - guidato da Daniel Ortega, che gli stessi giudici accusano di non rispettare i diritti umani - ha infatti denunciato la Germania alla Corte internazionale dell'Aja per complicità nel genocidio nei confronti dei palestinesi. All'atto pratico si fa riferimento al taglio dei pagamenti all'Unrwa, l'organizzazione Onu che si occupa del benessere dei palestinesi, dopo il 7 ottobre.

Appare difficile che Berlino debba temere conseguenze serie, ma gli osservatori segnalano un collegamento con l'accusa del Sudafrica nei confronti di Israele: l'esistenza di Israele è ragion di stato per la Germania, motivo per cui è diventata a sua volta l'obiettivo del Nicaragua. Per altro, insieme agli Stati Uniti (che però non riconoscono il tribunale), il Regno Unito (che può cambiare la sua linea nei prossimi sei mesi) e i Paesi Bassi, con cui il Nicaragua ha però aperto una trattativa.

i mezzi a buon prezzo pagano

L'istituto federale di statistica ha pubblicato un'elaborazione ufficiale sulle abitudini in termini di spostamenti personali dei tedeschi, che hanno ripreso a utilizzare in misura maggiore treni e autobus. Nonostante l'aumento, nel 2023 hanno comunque viaggiato sui mezzi pubblici l'otto per cento di persone in meno rispetto al 2019, prima dell'inizio dell'epidemia del Covid.

A contribuire maggiormente al rilancio dell'utilizzo dei mezzi pubblici sarebbe stato il Deutschland-Ticket, l'abbonamento universale che nell'estate 2022 è partito a solo 9 euro al mese per poi continuare a 49 euro al mese. A crescere più degli altri è stato l'utilizzo dei trasporti su ferro, sia treni che tram.

intrighi bavaresi

Nelle memorie di Wolfgang Schäuble, da cui lo Stern ha pubblicato qualche estratto, emerge la volontà della Csu - e del suo leader di allora, Horst Seehofer, insieme all'ex presidente della Baviera Edmund Stoiber - di organizzare una sfiducia pilotata nei confronti di Angela Merkel nel 2015, quando la cancelliera era stata oggetto di forti critiche per le sue scelte sull'immigrazione. Secondo l'ex ministro delle Finanze, la congiura sarebbe partita proprio da Seehofer, che all'epoca era ministro dell'Interno e uno dei principali detrattori della cancelliera.

Stoiber in particolare avrebbe incoraggiato il ministro dell'Interno a dare corpo ai suoi progetti, ma la Csu avrebbe cercato anche il sostegno di Schäuble, a cui avrebbe voluto offrire la cancelleria. Stoiber non ha risposto alla richiesta di chiarimenti sugli episodi del 2015, ma ha spiegato che ha avuto conversazioni così riservate e personali come con Schäuble «con poche altre persone nella vita».

Schäuble nel 2015 avrebbe rifiutato la proposta, esattamente come era successo decenni prima per l'ex cancelliere Helmut Kohl, minacciato anche lui da una congiura. L'ex ministro delle Finanze nelle memorie ha motivato la scelta con il danno a lungo termine che sarebbe arrivato per la Cdu da una sostituzione forzata e architettata in questi termini. Nonostante tutto, però, Schäuble non risparmia negli scritti critiche alla cancelliera, che avrebbe sbagliato la comunicazione della sua decisione sui migranti.

Chiudiamo con una segnalazione letteraria. Per chi è interessato alla Aufarbeitung der Vergangenheit, la rielaborazione del passato nazionalsocialista e anche del periodo dell'occupazione in Italia, consigliamo La fiera delle falsità di Lutz Klinkhammer e Alessandro Portelli edito da Donzelli editore (pp. 147, euro 15) sulla "distorsione della memoria a proposito delle vicende di via Rasella e delle Fosse ardeatine". Una lettura impreziosita dall'approccio duplice alla storia del nazismo in Italia e a come viene raccontato (e riraccontato) di questi tempi.

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