Trasporti bloccati

Anas in attesa del Pnrr vuole il pedaggio sul raccordo anulare di Roma

  • Il presidente Anas Claudio Gemme, l’amministratore Massimo Simonini e il consiglio di amministrazione sono scaduti da cinque mesi, l’azienda delle strade dovrebbe essere il perno del PNRR, ma tutto è bloccato
  • Durissimo braccio di ferro tra il ministero delle Infrastrutture e le Ferrovie per la scelta del nuovo vertice aziendale. Le Ferrovie impediscono il ritorno dell’Anas sotto il controllo ministeriale
  • I nodi che devono essere sciolti: il buco contabile di oltre 1 miliardo e mezzo di euro causato dalla fusione con Fs e l’allungamento ventennale della concessione

Grande è la confusione intorno all’Anas, l’azienda pubblica delle strade che dovrebbe essere il perno su cui far ruotare gli interventi miliardari del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per l’ammodernamento delle infrastrutture viarie e la manutenzione a fondo di quelle esistenti e malmesse, soprattutto ponti e viadotti. Da cinque mesi l’Anas è acefala, nel senso che non ha più una guida e i tentativi esperiti per trovarla finora sono finiti male. Con l’approvazione del bilancio 202

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