La Bce ha deciso di lasciare i tassi d'interesse invariati. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50 per cento, quello sui depositi al 4 per cento, e quello sui prestiti marginali al 4,75 per cento. La decisione arriva a poche ore da quella analoga presa dalla Fed e dalla Banca d’Inghilterra. È anche la seconda volta consecutiva che la Bce decide di lasciare i tassi invariati.

Secondo la presidente della Bce, Christine Legarde, c’è un rischio concreto che l’inflazione possa rialzarsi temporaneamente, dopo che era diminuita negli ultimi mesi. Si stima un'inflazione complessiva in media al 5,4 per cento nel 2023, al 2,7 per cento nel 2024, al 2,1 per cento nel 2025 e all'1,9 per cento nel 2026.

La nota

Secondo  il consiglio direttivo della Bce, le decisioni future «assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario».

Il consiglio «è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento a medio termine» e «in base alla sua attuale valutazione», «ritiene che i tassi di interesse di riferimento della Bce si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo».

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