Ceduto per 6 milioni il 33 per cento del famoso stabilimento balneare. A novembre del 2022 anche la ministra aveva venduto le sue quote. La metà erano andate a Kunz che ora grazie a Briatore incassa una plusvalenza del 50 per cento in poco più di due anni. Nelle prossime settimane la società passerà a Leonardo Maria Del Vecchio
Dimitri Kunz, compagno di vita e d’affari della ministra Daniela Santanchè, dice addio al Twiga. Le sue quote, tre giorni fa, sono state vendute a Flavio Briatore, che così sale al 90 per cento nel capitale della società che gestisce il famoso stabilimento balneare di Forte dei Marmi, oltre a quattro ristoranti a Londra, Montecarlo, Doha e l’ultimo nato a Ventimiglia.
A breve però lo stesso Briatore, pure lui da sempre vicino a Santanché, dovrebbe farsi da parte. L’acquirente designato, secondo quanto annunciato un mese fa è Leonardo Maria Del Vecchio, uno degli eredi del fondatore di Luxottica. Con la cessione appena conclusa, che ha portato Briatore al 90 per cento del capitale, sono passate di mano tre pacchetti di quote. Uno del 22,05 per cento del capitale, intestato alla società Thor amministrata da Kunz, che ne aveva personalmente l’usufrutto. È poi stato venduto un secondo pacchetto del 3,75 per cento sempre intestato a Thor e un terzo del 7,27 per cento che invece risultava controllato dalla Modi srl, che fa capo alla famiglia Kunz.
A comprare, in tutti e tre i casi, è stata la società lussemburghese Majestas, riconducibile a Briatore. L’operazione è stata conclusa in un periodo molto complicato per Kunz e Santanchè, entrambi rinviati a giudizio per falso in bilancio nell’inchiesta su Visibilia. La stessa ministra, appena entrata al governo, nel novembre del 2022 aveva ceduto le quote intestate alla sua società personale, la Immobiliare Dani , con l’intenzione dichiarata di sgombrare il campo da ogni possibile conflitto d’interesse con la sua carica di ministra del Turismo. L’11 per cento era andato alle società di Kunz e un altro 11 per cento al socio di maggioranza Briatore.
A stretto giro però, Santanchè aveva creato un’altra società insieme a Kunz, la Ldd, incaricata di gestire il Twiga con un compenso pari al 3,5 per cento del fatturato dell’azienda turistica. Intanto, i soldi incassati all’epoca servirono per appianare i debiti con fisco di Visibilia.
Ora si scopre che Kunz, grazie a Briatore, è riuscito a incassare un guadagno del 50 per cento nel giro di poco più di due anni. A novembre del 2022 infatti il compagno di Santanché aveva comprato l’11 per cento dalla ministra per 1 milione e 433 mila euro. Il prezzo di vendita invece è di 2 milioni, come risulta da un atto depositato in camera di commercio quattro giorni fa. Non sono ancora moti i conti del 2024, ma nel 2023 Twiga ha visto aumentare i ricavi da 8,2 a 9,5 milioni, mentre i profitti sono calati a 460 mila euro contro i 636 mila realizzati nel 2022.
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