«Una situazione senza precedenti» ha detto il presidente dell’Autorità per l’energia Stefano Besseghini. Nonostante i fondi del governo, l’Autorità ha reso noto che dal primo gennaio ci sarà un rincaro del 55 per cento per elettricità e del 41,8 per cento per gas. Nel comunicato diffuso si legge che «l’intervento del governo limita scenari peggiori». Comincerà così il nuovo trimestre del 2022.

L’Autorità ha aspettato che fosse approvata la legge di Bilancio, che ha azzerato gli oneri generali nella bolletta elettrica e ridotto l’Iva per il gas per 35 milioni di clienti domestici e microimprese. Malgrado gli interventi, tuttavia, l’aumento per la famiglia tipo servita in maggior in tutela per cui l’Arera fissa i prezzi, ovvero quasi la metà delle famiglie italiane, sarà comunque elevatissimo. Anche il resto del mercato, il mercato libero, ne risentirà.

Gli effetti in bolletta

In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022 sarà di circa 823 euro, con una variazione del +68 per cento rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° aprile 2020 - 31 marzo 2021), corrispondente a un incremento di circa 334 euro per l’anno.

Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.560 euro, con una variazione del +64 per cento rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente, corrispondente ad un incremento di circa 610 euro/anno.

I bonus

Le misure del governo consentono di mantenere sostanzialmente invariata la spesa per elettricità e gas per le famiglie a reddito basso. Per queste famiglie da luglio è definitivamente attivo l’automatismo che consente a chi ne ha diritto (nuclei con Isee non superiore a 8.265 euro, 20.000 se con più di 3 figli) di trovare il bonus sociali direttamente accreditato in bolletta, semplicemente effettuando la richiesta dell’Isee. Resta invece necessaria la compilazione della domanda per le riduzioni da disagio fisico (utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita).

Per 2,5 milioni di nuclei familiari aventi diritto, in base all’Isee, ai bonus sociali per l’elettricità e per 1,4 milioni che fruiscono del bonus gas, gli incrementi tariffari, spiega l’Autorità, sono stati sostanzialmente compensati.

L’Arera, si legge nel comunicato, infatti, ha potenziato i bonus che, per il solo primo trimestre 2022, sosterranno le famiglie in difficoltà con circa 600 euro: 200 euro per l’elettricità (famiglia con 3-4 componenti) e 400 euro per il gas (famiglia fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas).

La legge di bilancio

I nuovi record al rialzo dei prezzi all’ingrosso, quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e di rimando dell’energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021, insieme al rincaro dei permessi di emissione di CO2 (ma in parte minore) avrebbero portato ad un aumento del 65 per cento della bolletta dell’elettricità e del 59,2 per cento di quella del gas. A valle di tutti gli interventi della legge di Bilancio però ci sarà appunto il rincaro del 55 per cento per la luce e del 41,8 per cento per gas.

Che sarà dura lo ha previsto anche il governo, visto che la nuova legge, oltre ad aver stanziato i fondi per gi interventi su oneri e Iva, ha previsto la possibilità per le bollette emesse da gennaio ad aprile di pagare le fatture in dieci rate in caso di morosità.

Consumare di meno

Besseghini consiglia di consumare di meno: «Come già avvenuto nella fase del lockdown, sarà determinante l’azione responsabile dei consumatori. Il risparmio energetico è uno strumento cui guardare con attenzione».

L’avvertimento è anche di non abusare della possibilità di rateizzare messa a disposizione dalla legge di Bilancio: «Serve anche la solidarietà tra consumatori, che si esprime anche nella puntualità dei pagamenti per chi ne ha la possibilità. Siamo coscienti che parti importanti della società si trovano oggi di fronte a difficoltà pesanti e inattese, Arera sta valutando modifiche a quella parte di regolazione che normalmente si applica alle fasi ordinarie, adeguandola - coerentemente con il proprio mandato istitutivo – ad una situazione che non ha precedenti».

La Russia

Gli aumenti delle bollette riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. In particolare, il prezzo spot del gas naturale da gennaio a dicembre di quest'anno, è cresciuto di cinque volte (da 21 a 120 €/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79 €/tCO2).

La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell'energia elettrica.

Con riferimento al primo trimestre 2022, i prezzi a termine rilevati nel mese dicembre non segnalano ancora un’inversione di tendenza, attestandosi per il gas naturale intorno ai 118 €/MWh e per l’energia elettrica intorno ai 300 €/MWh.

Il 21 dicembre si è registrato un picco di prezzo: di oltre 180 €/MWh per il gas, che ha influito sulle attese per il primo trimestre 2022. Quel giorno la Russia ha inviato meno gas all’Europa. Più in generale le forniture dalla Russia, nonostante crescesse il prezzo, non sono aumentate oltre quanto previsto dagli obblighi contrattuali. Inoltre, le aspettative sull’entrata in operatività in tempi brevi del nuovo gasdotto Nord Stream 2 che collega la Germania alla Russia non si sono verificate dopo la sospensione del processo di certificazione del gestore del gasdotto adottata dal regolatore tedesco. Sullo sfondo le tensioni con l’Ucraina e la minaccia del Parlamento Europeo di procedere con sanzioni ad hoc.

A questa delicata situazione geopolitica si aggiunge il tradizionale alleato della Russia: l’inverno. Le temperature inferiori alle medie stagionali negli ultimi tre mesi del 2021 hanno alimentato la domanda di gas naturale per riscaldamento e fatto crescere i prezzi.

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