In attesa dei risultati definitivi, recuperiamo quelli delle scorse elezioni. Le mappe qua sotto riassumono – a livello di contea – chi ha guadagnato la maggior parte dei voti alle elezioni presidenziali passate. Dal 2000 al 2016.

Affluenza

Più di 160 milioni di persone potrebbero aver votato in queste elezioni presidenziali, secondo una stima preliminare del professore dell'Università della Florida Michael McDonald (ideatore del sito web sui dati delle elezioni apartitiche US Elections Project). Se confermati, significherebbe che il 66,9 per cento della popolazione avente diritto al voto si è presentato a questa tornata elettorale , il tasso più alto dal 1900 (quando era il 73,7 per cento).

I dati, quando arrivano

Possiamo cominciare ad aggiornare i dati sul risultato dei grandi elettori per ora assegnati

Il voto ai seggi

Un dato è certo: il voto di persona il giorno stesso delle elezioni è sempre meno frequente. Complice quest’anno il coronavirus (e dunque l’incentivo a votare via posta). C’è da sottolineare però che i voti espressi in persona (fisicamente) il giorno delle elezioni sono diventati costantemente meno significativi negli ultimi cicli elettorali rispetto alla percentuale del totale dei voti delle elezioni. È il risultato di un'analisi condotta dal Pew Research Center su due dataset di dati. Infatti, nel 1996 l'89,5 per cento degli elettori statunitensi ha dichiarato di votare di persona il giorno delle elezioni, secondo il Census Bureau. Nel 2018 era sceso al di sotto del 60 per cento.

Si vota anche per la Camera e il Senato

Le elezioni non sono soltanto per la carica più alta – la presidenza – ma si rinnova tutta la Camera e parte (circa 1/3) del Senato degli Stati Uniti. I seggi della Camera dei deputati sono tutti da rinnovare. Il numero descritto dal grafico seguente rappresenta quanti sono i candidati per partito.  

Per quanto riguarda il Senato, sono in ballo 12 seggi democratici e 23 seggi repubblicani per le attuali elezioni. La mappa, evidenzia i seggi che devono essere rieletti e l'attuale titolare (incumbent) in ciascuna gara elettorale.

Per riassumere, le due tabelle di seguito evidenziano la divisione attuale dei seggi in Senato e nella Camera fra i partiti. La Camera è a maggioranza democratica, mentre il Senato repubblicana. 

Sondaggi non solo politici

Altri sondaggi, meno politici e più sociologici. Gallup, nota società per i sondaggi di opinione condotti in tutto il mondo, ha rilasciato due interessanti dati sull’approccio degli elettori a questa tornata elettorale. In particolare, come si vede dalle tabelle, i democratici sono quelli più entusiasti di queste elezioni mentre la maggior parte sia dei democratici che dei repubblicani sono molto preoccupati nel caso il loro candidato non dovesse vincere. Quest’ultimo dato – visto con un’ottica storica – sottolinea quanto repubblicani e democratici sembrano essere più polarizzati che mai. 

Altri sondaggi 

Il mercato delle scommesse (il sito Predictit) conferma la vittoria di Biden su Trump. La seguente mappa è basata sugli ultimi dati disponibili e pesa ogni stato anche per il numero di collegi elettorali. Anche in questo caso, è prevista una vittoria di 279 per il partito democratico rispetto ai 259 per quello repubblicano

Possiamo evidenziare anche l’ultimo sondaggio disponibile, effettuato dal politologo Larry Sabato e il suo team all’University of Virginia Center for Politics (vedi qui). Secondo la “sfera di cristallo” (così soprannominate le stime di Sabato), Biden dovrebbe ottenere 321 collegi elettorali mentre Trump 271.

Le ricerche su internet e cosa dicono i social

Come parte del progetto Electionland, la mappa qua sotto (realizzata da Pitch Interactive) mostra le ricerche online con picchi superiori alla media per argomenti riguardanti il ​​voto e le elezioni. È stata aggiorna ogni giorno prima del giorno delle elezioni e dal 3 novembre (oggi) si può osservare anche una specifica dashboard focalizzata sui temi relativi alla giornata. La mappa è interattiva e facile da usare.

Per quanto riguarda invece cosa succede nel mondo dei social network, abbiamo preimpostato un’utile dashboard. Usando i servizi di Crowtangle – azienda di Facebook - che si aggiorna automaticamente con tutti i post e le interazioni che hanno i candidati alle presidenziali (e i loro vici) pubblicano. Sfogliando la pagina si trovano anche informazioni sui candidati al congresso e dei leader mondiali.

(clicca qui per seguire in diretta)

I 270 voti necessari alla vittoria

Per vincere le elezioni americane, ogni candidato deve conquistare almeno 270 dei 538 voti del collegio elettorale. Non si vince dunque con il voto popolare, ma con i cosiddetti grandi elettori. Nel passato, abbiamo avuto vittorie al margine come quelle di G.W.Bush nel 200 (solo +1 rispetto ai 270 voti necessari) e vittorie significative come Reagan nel 1984 (+ 255 rispetto ai 270).

Anche la partecipazione elettorale (affluenza) dovrebbe aumentare. Non solo grazie al numero elevato di persone che hanno già votato. Secondo le ultime stime, fra i 147 e 168 milioni di persone (per esempio si veda qui e qui) sono previsti per affluenza. Il grafico qua sotto evidenzia sempre su questo tema la percentuale di affluenza storica alle elezioni presidenziali americane.

Come già scritto, queste elezioni presidenziali segnano un record di partecipazione già dai primi dati disponibili sul voto anticipato.

Oltre al record di affluenza al voto anticipato, queste elezioni ne hanno già superato un altro: i soldi messi in campo raggiungono quasi gli 11 miliardi. Un altro record rispetto alle scorse presidenziali.

Ancora Sondaggi

I principali sondaggi segnano una vittoria per il democratico Biden. Di seguito, riportiamo il numero di grandi elettori che Biden o Trump dovrebbero avere secondo gli ultimi sondaggi disponibili dal sito americano FiveThirtyEight. Per ottenere la presidenza, ogni candidato deve ottenere almeno 270 grandi elettori. 

È interessante vedere anche come si presenta Donald Trump alle elezioni in termini di gradimento rispetto agli ultimi presidenti. Il grafico qua sotto parte da Bush Senior: si nota facilmente come, rispetto agli scorsi presdienti americani, il tasso di gradimento di Trump non è uno dei migliori.

(se visualizzi da mobile, per vedere il grafico usa la visuale orizzontale)

Le scorse elezioni

Riassumiamo come sono andate, stato per stato, le utlime 3 elezioni americane dal 2008 (Barack Obama contro il repubblicano John McCain) al 2012 (Barack Obama e Mitt Romney) e al 2016 (Hillary Clinton e Donald Trump).

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Quando dovrebbero chiudere i seggi e il conteggio dei voti 

Secondo FiveThirtyEight, possiamo prevedere un quadro generale di come ogni singolo stato conterà i voti la sera stessa elettorale. Nello specifico, possiamo prevedere tre casi, a seconda delle regole e specifiche statali.

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