I migranti sono sovrarappresentati al vertice della distribuzione del reddito. Uno studio pubblicato sulla rivista dell’università di Warwick (Regno Unito) ha infatti provato ad analizzare e quantificare quanti sono i migranti presenti nel top 1 per cento della distribuzione dei redditi inglese. Se si definiscono migranti tutti coloro che sono arrivati nel Regno Unito dopo l’età di 18 anni, i ricercatori hanno dimostrato come essi siano sovrarappresentati nella parte più alta (più ricca) della distribuzione.

Il grafico mostra proprio la proporzione di migranti per tutti i percentili della distribuzione del reddito. Nella parte più alta quasi uno su 4 (il 24 per cento) è migrante. Fra i numerosi risultati trovati dai ricercatori, è interessante sottolinearne altri due. Prima di tutto, la percentuale del top 1 per cento in mano a stranieri è passato dal 16 per cento nel 1997 al 27 per cento nel 2018. In secondo luogo, fra il 1997 e il 2018 i redditi presenti nel 1 per cento della distribuzione sono cresciuti del 15 per cento.

Di questa crescita, quasi tutta (l’85 per cento) può essere attribuita alla popolazione migrante. Studi come questi sono importanti non solo da un punto di vista meramente accademico, ma anche etico, per capire da dove arrivano le disuguaglianze e come correggerle; c’è poi una dimensione politica, che riguarda il modo in cui il discorso sulla migrazione e integrazione passa, e debba passare, dal tema del reddito.

Fonte: Advani et al.(2020)

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