- Il primo ministro indiano Narendra Modi sa ammaliare le folle, arringarle parlando con fierezza d’identità nazionalista hinduista, celebrando la grandiosità dell’operato indiano.
- Ironia della sorte, a metterlo all’angolo oggi è proprio il malcelato orgoglio con il quale a gennaio annunciava virtualmente al World Economic Forum che «il 18 per cento della popolazione mondiale vive qui e tuttavia non solo abbiamo risolto i nostri problemi, ma abbiamo anche aiutato il mondo a combattere la pandemia».
- Così, mentre il paese supera la cifra record di 4.200 decessi in un giorno, il partito Congress, all’opposizione, ha gioco facile a rinfacciargli di aver sostenuto che «l’India ha salvato l’umanità da un grande disastro, contenendo il coronavirus in modo efficace».
La retorica identitaria non salverà Modi dalla pessima gestione della pandemia
14 maggio 2021 • 18:27