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Se il governo fa cassa con Poste. Il sistema misto è un’anomalia

Cedere la quota della società detenuta direttamente dallo stato è una decisione corretta. Ma continuare a controllarne il 35 per cento con Cdp alimenta un problema tutto italiano

Il governo vuole cedere la sua partecipazione del 30 per cento in Poste Italiane nell’ambito del programma di privatizzazioni da 20 miliardi. Probabilmente sarà la cessione più rilevante perché la quota direttamente detenuta dallo stato vale in Borsa circa 4,5 miliardi. Il 35 per cento rimane in capo a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Se l’obiettivo del governo è fare cassa, la vendita di Poste è la decisione corretta perché, dalla privatizzazione del 2015, quella di Poste è stato una storia di

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