- Mario Draghi ha introdotto una distinzione fra debiti buoni e cattivi che va meglio specificata. Per Mario Monti l’aggettivazione etica è manipolabile, ma anche la regola che consente di far debiti solo per spese di investimento è imperfetta.
- Il segreto dei prossimi tempi sarà capir meglio che cos’è un debito buono, sia pubblico che privato. Se “buono” significa sostenibile, c’è una relazione con la sostenibilità generale della crescita economica.
- Difficile chiamare “buoni” i debiti che potrebbero essere evitati incentivando la formazione di capitale di rischio, ristrutturando i debiti cattivi o tassando chi è privilegiato nella distribuzione del reddito e della ricchezza.
Cresce la consapevolezza che all’uscita dalla pandemia il mondo dovrà fare i conti con enormi debiti, pubblici e privati. La crisi causata dal Covid-19 li ha aumentati ma erano già rigonfi prima, alimentati da politiche espansive fin da prima della crisi finanziaria del 2008 che fu causata anche dall’eccesso di debiti. Servirà un misto di: contenimento dei fabbisogni futuri; ristrutturazioni e cancellazioni dei debiti passati; tassazione implicita del valore reale dei debiti con vincoli alla



