Il Consiglio di amministrazione di Assicurazioni Generali ha deciso di interrompere con effetto immediato il rapporto di lavoro con Luciano Cirinà, manager che si occupava dell’area dell’est Europa.

  • La decisione è stata «motivata dalla violazione degli obblighi di lealtà e dalla grave violazione di altri obblighi previsti dal contratto di lavoro», dopo che lo scorso 23 marzo era già stato sospeso dall’incarico di Austria & Cee Regional Officer.
  • Luciano Cirinà era uno degli uomini scelti da Francesco Gaetano Caltagirone, primo azionista privato di Generali con una quota del 9 per cento. La scorsa settimana Cirinà ha presentato insieme al candidato presidente, Claudio Costamagna, il suo piano strategico alternativo a quello dell’amministratore delegato del gruppo, Philippe Donnet. Il prossimo 29 aprile ci sarà il rinnovo dell’Assemblea dei soci e diversi azionisti, tra cui appunto Caltagirone, puntavano a far nominare Luciano Cirinà amministratore delegato al posto di Donnet.
  • Nel frattempo si è dimesso dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario il deputato di Italia viva, Luigi Marattin. «Da tempo ero in totale disaccordo con la conduzione della commissione che, lungi dall’essere una vera commissione d’inchiesta sul passato del nostro sistema bancario, è stata fin dall'inizio utilizzata per altri dubbi scopi, primo tra tutti il tentativo di appropriarsi di competenze che sono invece proprie di commissioni parlamentari permanenti». Le sue dimissioni avvengono dopo la comunicazione dell’audizione di Philippe Donnet prevista per il prossimo 5 aprile in commissione, in cui dovrà rispondere, a questo punto, anche del licenziamento di Cirinà.

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