L’ultimo Consiglio dei ministri prima delle vacanze ha portato una sorpresa: se da una parte il vicepremier Matteo Salvini ha fatto saltare il tetto agli stipendi per gli esperti che impiegherà la Società Stretto di Messina Spa, dall’altra ha deciso un prelievo straordinario sugli extraprofitti delle banche che hanno visto schizzare gli interessi sui mutui nei mesi scorsi.

Il giorno dopo la riunione dei ministri a Palazzo Chigi, i titoli bancari a Piazza Affari hanno reagito male. Intesa Sanpaolo ha registrato -6,84 per cento, Mps -6,39 per cento, Unicredit -5,90 per cento, Finecobank -5,23 per cento, Banca Mediolanum -4,80 per cento, Mediobanca -2,86 per cento e Banca Generali -2,59 per cento.

Come funziona

Radiocor, l’agenzia del Sole24Ore, ha raccontato i contenuti del decreto che ancora non è andato in Gazzetta Ufficiale:  l’imposta sarà del 40 per cento su due basi imponibili alternative, prendendo in considerazione la maggiore.

La prima è l’ammontare del margine di interesse relativo all’esercizio 2022 che eccede per almeno il 3 per cento il medesimo margine nell’esercizio 2021. La seconda l’ammontare dello stesso margine di interesse relativo al 2023 che eccede per almeno il 6 per cento lo stesso margine nell’esercizio 2021.

Il confronto potrà essere tra il 2023 e il 2021 o tra il 2022 e il 2021. In nessun modo, comunque, l'imposta straordinaria potrà superare il 25 per cento del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio 2022.

Il contributo andrà versato entro il 30 giugno 2024, ovvero entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio 2023. L'imposta infine non sarà deducibile dalle imposte sui redditi e dall’Irap. Fonti di governo parlano di un incasso superiore a 2 miliardi di euro.

«È una norma di equità sociale. Non stiamo parlando di qualche manciata di milioni ma si possono ipotizzare alcuni miliardi», ha detto il vicepremier Matteo Salvini in conferenza stampa. La tassa straordinaria sarà finalizzata al fondo per le famiglie in difficoltà con il mutuo prima casa e per alimentare il fondo taglia tasse in vista della riduzione dell’Irpef e delle imposte sulle imprese.

I pareri (negativi) degli analisti

Gli analisti hanno espresso parere nagativo. Secondo Equita «sulla base delle nostre stime e guardando esclusivamente il mondo quotato, il prelievo fiscale complessivo a favore del governo sfiorerebbe i 4,5 miliardi di euro, circa il 3 per cento della market cap complessiva del settore bancario».

Inoltre, per Equita, «alla luce della modalità di definizione del prelievo, sarà da valutare se le banche decideranno di avviare politiche commerciali finalizzate ad allargare la clientela (col fine di ampliare il possibile bacino commissionale)» e «sacrificando» l’aumento del margine di interesse netto e «gli eventuali effetti sulla profittabilità post 2023», concludendo che «la notizia è chiaramente negativa per il settore».

Gli analisti di Intermonte si aspettano modifiche all'attuale bozza che ha un impianto «che appare eccessivamente penalizzante». Ad ogni modo, stimano che la norma possa avere «possibili impatti sulla distribuzione del capitale» da parte degli istituti di credito.

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