L’aumento del fabbisogno dovuto anche agli oneri del Superbonus complica il percorso di risanamento concordato con la Ue. Lo spread cresce ancora, mentre la Nadef conferma le previsioni negative sul deficit e la frenata della crescita del Pil anche nel 2024
C’è un numero che descrive alla perfezione la china pericolosa su cui si stanno avviando i conti pubblici dell’Italia. E non è un numero contenuto nella Nadef, la Nota di aggiornamento al Def appena esaminata dal Consiglio dei ministri. Una Nadef che disegna un quadro della finanza pubblica in netto peggioramento rispetto alle previsioni della scorsa primavera, con il motore dell’economia che batte in testa, visto che nelle previsioni del governo la crescita del Pil nel 2023 non andrà oltre lo



