Draghi fa intendere che l’obiettivo è togliere i rischi agli investitori. Ma i rischi rimangono, solo che se li accolla lo Stato. Questo ha effetti negativi sia sulla selezione dei progetti che sui loro costi che sulla trasparenza delle scelte: i privati possono solo guadagnare. Meglio fare analisi realistiche e trasparenti di costi e rischi, anche se questo può comportare una riduzione dei progetti finanziabili
Entrambi i recenti documenti strategici europei, uno di Mario Draghi, più esteso, e uno di Enrico Letta, presentano un capitolo dedicato alle infrastrutture (con particolare attenzione a quelle dei trasporti). Nei contenuti si differenziano su diversi aspetti, ma coincidono nel raccomandare il “modello Rab” per quanto concerne l’attrazione di capitali privati nel finanziamento delle infrastrutture. Ora parlare di un “modello Rab” non è chiarissimo, perché quell’acronimo sta per “Regulatory asset



