- Lo scorso anno l’Italia ha dovuto spendere, a causa dei rincari del gas, 80 miliardi di euro in più rispetto all’anno prima. Una cifra enorme, equivalente a quanto servirebbe per fare l’intera transizione ecologica al 2030 nel settore elettrico. E per la prima volta mentre il Pil cresce i consumi di elettricità diminuiscono.
- La siccità ha provocato un crollo della produzione dell’idroelettrico del 40 per cento e ha anche costretto le centrali a gas a lavorare di meno per la mancanza di acqua per il raffreddamento. Nel 2023 la situazione è migliorata ma eventi estremi come quello potrebbero verificarsi ancora.
- Questi fenomeni rendono lo sviluppo delle rinnovabili ancora più urgente. Ma siamo in ritardo e mancano soprattutto grandi impianti fotovoltaici e terra. A questo ritmo raggiungeremo gli obiettivi con vent’anni di ritardo.
Nel 2022 l’Italia ha dovuto spendere, a causa dei rincari del gas, 80 miliardi di euro in più rispetto all’anno prima. Una cifra enorme, equivalente a quanto servirebbe per fare l’intera transizione energetica al 2030 nel settore elettrico. E, naturalmente, il boom delle quotazioni delle commodity energetiche ha lasciato un segno profondo nella struttura dei consumi. Gli ultimi dati pubblicati da Terna, la società guidata dall’ad Giuseppina Di Foggia che gestisce la rete elettrica di trasmis



