- Le banche centrali continuano nella restrizione monetaria. Più il tempo passa più questa strategia appare incomprensibile e pericolosa.
- L’inflazione cala, l’economia rallenta e le restrizioni passato non hanno ancora dispiegato i loro effetti. L’unica giustificazione rimasta è il rischio di una spirale prezzi-salari.
- I dati, il contesto istituzionale e la letteratura sull’argomento, tuttavia non giustificano questa paura. La spirale prezzi-salari non c’è e non ci sarà.
Nei giorni scorsi la Banca centrale americana, la Fed, e la Bce hanno annunciato le loro decisioni di politica monetaria. Entrambe le banche centrali proseguono nella restrizione, anche se con modalità differenti. La Fed ha lasciato i tassi costanti ma si è impegnata a due rialzi prima della fine dell’anno, una strategia che ha sollevato molti dubbi: se i tassi vanno alzati, perché aspettare? Se sono tenuti costanti in attesa di nuove informazioni che potrebbero venire nelle prossime settiman



