L’azienda è controllata dal fondo americano Kkr, lo stesso che punta a comprare la rete di Tim. Ma a Bologna vuol chiudere una fabbrica che non rientra più nelle strategie globali del gruppo
Quella della Marelli - il maggiore produttore nostrano di componenti auto che di punto in bianco minaccia di mandare a casa 300 operai e di chiudere uno degli stabilimenti - è la storia di un’azienda italiana che ha smesso di essere italiana senza che (quasi) nessuno se ne sia accorto. È stata venduta alla fine del 2018 da Fca alla giapponese Calsonic Kinsei, a sua volta controllata dal fondo americano KKR, per 6,2 miliardi di euro, e oggi nel suo consiglio di amministrazione siedono solo membr



