- La vicenda dell’acquisto del palazzo di Sloane Avenue a Londra da parte della segreteria di stato vaticana che potrebbe fare perdere alle casse del papa fino a 100 milioni di euro inizia con una lettera di Crédit Suisse in cui si afferma che la Segreteria di stato poteva sottoscrivere il fondo Athena.
- Athena è un fondo controllato dal finanziere Raffaele Mincione, oggi nel mirino dei promotori di giustizia vaticani che lo accusano di aver truffato la Santa Sede.
- In un altro documento indirizzato a Crédit Suisse è direttamente il cardinale Parolin a dire che non c’era «nessun limite agli investimenti» della segreteria di stato.
Dopo l’annullamento parziale del rinvio a giudizio dell’ex cardinale Angelo Becciu e di parte degli indagati, il processo sulla gestione delle finanze Vaticane che dovrebbe riprendere il prossimo 17 novembre rischia nuove complicazioni, almeno stando a alcuni documenti inediti consultati da Domani. La complessa vicenda dell’acquisto del palazzo di Sloane Avenue a Londra da parte della segreteria di Stato vaticana con i fondi dell’obolo di San Pietro, destinati in teoria a opere di beneficenz



