L’aumento dell’aliquota della cedolare secca prova a rendere meno conveniente Airbnb e Booking, ma è un passo troppo piccolo per colmare il divario di convenienza tra affitti brevi e a lungo termine
Dopo le disposizioni previste dal disegno di legge Santanchè, che finora non è stato approvato, la maggioranza torna ad agire sugli affitti brevi con la legge di Bilancio. La novità più importante è l’aumento dell’aliquota per la cedolare secca, che passa dal 21 al 26 per cento. La norma sembrerebbe andare nella giusta direzione: rendere meno conveniente dal punto di vista fiscale gli affitti brevi, con l’obiettivo di spingere i proprietari di casa a convertire gli Airbnb in appartamenti per



